Oggi mi sono ripreso per un attimo i miei vent'anni, quelli che avevo ad Ancona (24 per la precisione) o a San Benedetto del Tronto. Appuntamento alle 19 con gli amici, i soliti compagni della Nord, per un aperitivo con scambio di figurine. Ingollati due negroni (dopo una decina d'anni d'astinenza), ci dirigiamo allo stadio. Per strada trovo un dinosauro gonfiabile e lo porto con me (lo sventoleró per tutta la serata). A differenza del solito, entro lato Corso de Stefanis e rimango intruppato in una coda senza fine. Da dentro si susseguono i cori prepartita, io fuori, un po' brillo, ondeggio nella coda fino a quando non sento il metallo delle sbarre che indirizzano ai tornelli. Vengo sparato dentro la Nord dai tornelli lato distinti e mi ritrovo a percorrere tutti i parterre a partita iniziata. Non mi sentivo così dal concerto degli Ska-P nel 2002, quello visto dopo aver atteso quella faccia di merda di Canal fuori dal Jolly hotel. Attraversando i parterre, direzione lato tribuna, mi trovo nel bel mezzo del coro "Lega pro", finisco in una specie di pogo e subisco Il bagno della birra. Quando salgo concio le scalette, do uno sguardo nella zona Gir pensando di presentarmi ma non vedo ancora nessuno (vedrò poi da distante quello che credo essere Mashiro, se ho capito chi è stasera aveva coppola tartan e maglietta Gir). Arrivo al solito posto e vedo la partita sfuocata. Me la godo, mi sento un ragazzino, rimango quasi subito senza voce. Non è che mi senta meglio per quelli là, perché sono in C, mi sento meglio perché ho temuto per tanti anni che rimanessero solo loro e invece... Ce l'abbiamo fatta, ora tocca a loro l'inferno ma non mi interessa più di tanto. Quel che mi interessa è che il Genoa è vivo più che mai. E viva il Genoa! Alla prossima stagione