4Mazzi
“…rischiando di depauperare il valore prospettico…”
Fermo restando che ció che conta sono i fatti, cioè non le cose possibili, ma quelle che accadono, il punto focale di questa specifica eventuale cessione è in questa frase, alla quale aggiungerei, oltre il “prospettico”, anche la parola “attuale”.
Da gennaio scorso ( Otoa, Ellertsson Stanciu) fino ad oggi la proprietà/dirigenza ha operato investendo poco ( con tutte le domande e le preoccupazioni che il fatto si porta dietro), ma, d’altra parte, confermando Viera, assecondando con altri arrivi un mutamento di atteggiamento tattico ed aumentando il tasso tecnico complessivo.
Cristallizzando al 19 agosto, all’organico manca qualcosa, esiste il dubbio degli equilibri da trovare in campo nelle due fasi, ma, in termini di probabilità, il Genoa è oggi attrezzato per raggiungere una salvezza, magari, e lo vedremo,anche tranquilla.
Se questo obiettivo è fondamentale quanto gli equilibri del bilancio, si deve tener conto dell’importanza del lavoro realizzato da Moena in avanti, certo perfettibile e migliorabile, ma già realtà costruita.
L’eventuale vendita di Frendrup, rispetto alle altre due cessioni importanti, porterebbe un significato negativo e simbolico simile per il tifoso, ma avrebbe invece una rilevanza nettamente diversa sulla squadra per una serie di motivi.
Non per il valore di mercato di Frendrup, nè per qualità tecniche ( piedi buoni) superiori agli altri due,che, pur ottimo elemento, non ha.
Le diversità stanno nelle sue peculiarità, nei chilometri che percorre in ogni partita, nei contrasti che vince, nel pressing che svolge.
Tutte peculiarità che sono risultate essenziali,da quando è giunto al Genoa, nell’impostazione prevalentemente difensivista che ha contraddistinto la squadra in questi anni.
Lo sono ancora maggiormente nel momento in cui non hai vicino Badelj ( che era maestro nel saper capire dove sarebbe arrivato il pallone) ma hai Stanciu,con altre doti; non hai Thorsby e Zanoli laterali offensivi, ma Carboni e Grønbæk.
In sostanza, come sostituisci quelle statistiche reali, cioè quantità di gesti, che ti porta questo ragazzo in campo in ogni partita, e nelle quali primeggia in Italia, se inserisci uno che, bravo o meno, realizza, per dire, il 40% in meno di contrasti e percorre un terzo in meno dei suoi chilometri?
Bene o male, Ahanor non era titolare e riguardo De Winter sono arrivati,in tempi opportuni,elementi che si puó pensare riescano a sostituirlo.
In una squadra chiusa a riccio, come spesso in passato, magari patisci la partenza di Frendrup, ma puoi sopperire in qualche modo alla sua assenza.
Con l’impostazione che si è vista nelle prime uscite, rischi grosso, o nella fase difensiva e/o nel dover tornare in fretta ai moduli prudenti del recente passato( cosa che, peraltro, anche con lui non è esclusa).
Ora, sempre per stare dentro pure ipotesi, puó essere che le trattative per la cessione siano giá avanzate e che il Genoa abbia un sostituto in mano.
Ammesso che sia un calciatore efficace e con caratteristiche similari, non avrebbe fatto la preparazione con la squadra, vi sarebbe di conseguenza la necessità di inserirlo nel contesto, con i tempi necessari allo scopo,considerando che siamo alla vigilia del campionato e sabato Frendrup giocherà la prima, in quanto titolare.
Cioè il ragazzo ( a cui voglio bene) è certamente e comunque sostituibile, ma con tempi ed criteri che evitino o minimizzino i danni.
Tutto questo per dire che il bene essenziale del “valore attuale e prospettico” andrebbe tutelato in maniera rigorosa da parte della Società, anche nella nota disponibilità a cedere gli elementi con mercato e ad accontentare giocatori e procuratori.
Volendo, esistono regole che negli eventuali patti possono essere inserite e pretese e che danno la dimensione qualitativa di una Società,anche non ricca come la nostra.
Ovvero offerte di acquisto,conclusioni e contratti debbono rispettare tempi e scadenze.
Se tempi e scadenze vengono superati dai cazzi vari dei potenziali acquirenti, se ne riparla nella sessione successiva, perchè il bene della squadra non si discute.
In caso, si da un premio al calciatore per il “disturbo” di dover attendere ancora.
Tra il volere/dovere cedere ( situazione spiacevole, ma razionalmente comprensibile) e diventare invece una bottega da dolci, nella quale in qualsiasi momento il cliente entra e compra, a suo piacimento,esistono differenze notevoli.
L’inizio del campionato non è più un momento opportuno per tali operazioni, e non lo è senza se e senza ma!
Essendo che stiamo ragionando su un’ipotesi e non sulla realtà, mi astengo dal formulare critiche preventive o
pre-giudizi, che poi magari la Società non meriterà,ma, detto questo, è bene avvisare i naviganti che un evento del genere sarebbe un segnale molto negativo, al di là di chi giungesse in sostituzione e dell’esito finale, positivo o negativo, che avrà il Genoa a maggio prossimo in classifica, anche perchè, desumiamo dallo stato dell’arte, operazione non strettamente necessaria, per cui non obbligata o urgente o vitale per la sussistenza( vedi situazione estate 2024).
Cioè personalmente non affermeró mai “hanno avuto ragione loro”, perchè sarebbe un’operazione negativa in sè, a prescindere dalle soluzioni e dall’ottenimento della salvezza.
Insomma, ed in sostanza, quel valore della squadra,attuale e prospettico, importante quanto il bilancio,non sarebbe tutelato con una cessione del genere, in questo contesto di squadra,a fine agosto.
Personalmente, e come tutti, resto in attesa e spero non accada ( oggi),ma in caso sarebbe un evento spartiacque nella mia valutazione della proprietà, per lo meno in riferimento alle prospettive sportive ( al netto delle questioni finanziarie) ed alle affermazioni su “alzare l’asticella”.