Le partite di pre-campionato dovrebbero servire per costruire una squadra ed un’identità.
Hanno questo fine e significato.
Di conseguenza le valutazioni esterne dovrebbero sintonizzarsi sul periodo.
Accade spesso che invece vengano tratte conclusioni, in positivo o in negativo, che la realtà del campionato va in seguito a smentire.
Quale esempio fra i tanti,per la memoria lunga, ricordo il precampionato del Genoa di Bagnoli, quello del quarto posto finale, con quelli che furono i commenti di allora comprensivi di tensioni allo stadio.
Di conseguenza personalmente preferisco limitarmi a piccole indicazioni o senzazioni, evitando giudizi perentori o definitivi.
In premessa, credo che lo sforzo, da parte del tifoso, dovrebbe essere quello di non collegare necessariamente il giudizio sulla rosa ( al giorno 31 agosto), con quello sulla proprietà e sulla conduzione societaria, a meno che siano compiute scelte scellerate sulla squadra in costruzione, come quando, ad esempio, anni fa, in un giorno, furono ceduti tutti i laterali destri in rosa.
Ognuno ha il diritto di fidarsi o meno, di approvarli o meno,ma il fatto che, per fare due esempi significativi, Grønbæk e Carboni siano in rosa tramite prestiti ( diversi), ovviamente cambia riguardo il giudizio sull’oggi della proprietà, sugli attuali e pochi investimenti ed sui prossimi bilanci che verranno prodotti, ma non credo incida sul rendimento o valore dei due, a partire dalla partita del 15 agosto in avanti.
Ho visto molti minuti del gruppo di partite giocate fino ad oggi.
Mi pare che l’aspetto evidente e certo sia la conferma di uno spirito di squadra che ha contraddistinto il Genoa negli ultimi due campionati, che si stava in parte perdendo all’inizio dello scorso, che è tornato tramite il lavoro di Viera dal suo arrivo in avanti.
Questa è la mia più grande certezza sulla squadra in formazione, aspetto importante e che va tutelato come bene primario.
Ovviamente bene necessario, ma non sufficiente, perchè altro è necessario.
L’aspetto tattico si basa ad oggi sul tentativo di alzare la qualità, scarsa per il passato, nella costruzione del gioco e nell’efficacia offensiva.
In questo senso è in corso un mutamento di mentalità( che approvo, al di là risulti poi giusto o sbagliato negli esiti del campo) che credo derivi principalmente da Viera.
Non è un allenatore della serie “ datemi un bravo portiere ed un centravanti che segni, per il resto ce la caviamo”.
L’anno scorso si è giustamente adattato, ma evidentemente crede in una filosofia diversa.
Per cui, riguardo il Genoa di oggi,non basarsi prevalentemente solo su un centravanti fisico ( Retegui-Pinamonti) che risolva in gol le poche situazioni disponibili di ogni partita ( quando riesce), ma maggior possesso palla, diverse alternative e soluzioni da destra a sinistra, piedi migliori negli interpreti, capacità di saltare l’avversario e creare la famosa superiorità.
Gli interpreti nuovi di questo tentativo si chiamano Grønbæk, Carboni, Stanciu, ma anche Venturino ( un anno fa era una promessa della primavera), Malinovs'kyj( assente l’anno scorso per gran parte del campionato), Fini ( in prestito l’anno scorso) e forse persino Cuenca e Messias( se stanno in piedi ) o Cornet ( in caso di ritorno).
Questo per dire che i risultati non dipenderanno solo e principalmente da quel che faranno Vitinha o Colombo, soprattutto in termini di numeri di gol segnati da ciascuno, ma da come funzionerà complessivamente la fase offensiva della squadra.
Detto questo, riguardo i due singoli è chiaro esistano percentuali di rischio, perchè, per dire, di cognome non fanno Milito, ma neppure Pinamonti, Krunić o Tengstedt, pur abbassando in partenza di un pó le percentuali di rischio, hanno quel cognome.
Diciamo che noto come si sta formando fra i sostenitori del Genoa il classico periodo del pre-giudizio estivo, in particolare su Vitinha che, per infortuni, ha giocato poco negli anni scorsi, ha fatto spesso il laterale ed ha invece giocato maggiormente nelle amichevoli recenti, per cui, molti affermano,l’esigenza imprescindibile di una altro centravanti.
Certo tutto puó accadere fino al 31, per cui prestito del portoghese ed arrivo di un salvatore di patrie.
Ma personalmente credo, nella dimensione in cui siamo ( non puntiamo alla champion), che un pó di paziente attesa evitando bocciature premature male non farebbe.
In concreto, che Vitinha spalle alla porta venga spesso superato da difensori con altro fisico è palese, ma è necessario capire quanto conti questa carenza all’interno del gioco offensivo che produrrà il Genoa, nel quale il lancio al centravanti che “fa reparto” da solo potrebbe diminuire molto rispetto al passato.
Invece con altre situazioni ( funzionanti) ed il giocatore senza problemi fisici,non è scritto che non debba raggiungere gli 8-10 gol di un Pinamonti.
Per dire, con il Rennes, nella rete annullata, ha si sbagliato i tempi dello scatto finendo in fuorigioco, ma il suo tiro è stato comunque deciso,preciso ed imparabile, insomma da attaccante normale.
Altro argomento sta invece in una domanda che mi pongo, ovvero riuscirà il Genoa a permettersi in campionato una formazione come quella scesa in campo con il Rennes, senza pagare dazi eccessivi dietro?
In queste partite si è piacevolmente vista una linea difensiva alta, un pressing costante sulle uscite dell'avversario dalla propria area di rigore, il puntare forte sugli esterni offensivi,per cui un Genoa un pó diverso rispetto agli ultimi tre anni.
Meno timore di subire l'avversario, più coraggio nel posizionare il baricentro oltre la linea di centrocampo, più consapevolezza del giocare a due tocchi e la decisione di affidarsi a due mediani puri davanti alla difesa, di fatto escludendo il regista basso.
Se il tutto funzionerà sarà interessante ( almeno per il mio gusto personale) vederli giocare, ma sarà appunto fattore imprescindibile la compresenza e la buona salute di Frendrup e Masini.
Le loro caratteristiche migliori, le percentuali di tackle, palloni conquistati, chilometri percorsi in campo che conoscete meglio di me, possono compensare e sono un punto centrale per provare a far funzionare questo tentativo/ progetto tattico mantenendo possibilmente un equilibrio ed una solidità difensiva almeno simile agli anni trascorsi.
E, concludendo, è proprio per questo motivo che una cessione a metà agosto di Frendrup,diversamente dal caso De Winter molto meno rilevante sul piano tattico,sarebbe deleteria e non accettabile,proprio in funzione dell’intera stagione che va ad iniziare.
E non lo sarebbe neppure se il giorno dopo arrivasse, per fare un nome gettonato,un Nicolussi Caviglia, giocatore interessante, ma diverso da Morten per cui più problematico nell’inserimento tattico in quello che si va formando oggi.
Se per proprietà e dirigenza conta davvero far bene nel prossimo campionato, per l’eventuale cessione di Frendrup, sulla base di possibili richieste,è troppo tardi ed oggi va esclusa a priori e, in caso, rimandata di un anno.
Almeno questo è quel che penso accada ( o non accada) per il bene di questo campionato in arrivo!
Saluti!❤️💙