timo74 Nizza-Genoa. Era Il 2002/2003, sulla panchina il duo Torrente-Lavezzini. Forse il momento più basso nella storia recente del Genoa. Con un caro amico, e una bandiera del Genoa sventolata ad ogni stazione, prendemmo il treno per Nice Ville, direzione Parc des Sports Charles Hermann. Era un amichevole programmata in vista della ripresa del campionato dopo le festività, io dovevo trasferirmi a Nizza in primavera e con la scusa di cercare un appartamento ne approfittai per andare alla partita. Con un Taddei in grande spolvero (ex Cremonese, tipologia "potevo diventare Pelé ma ho rotto il crociato"), il Genoa resse un tempo, poi sbaglió un rigore (Taddei) e perse. 1 a 0. Due cose ricordo particolarmente bene. La prima è una fotografia che non ho fatto, se non con la mente: a fine primo tempo Torrente e Lavezzini, come padre e figlio, si dirigono a braccia dietro la schiena, solitari, verso il cerchio di centrocampo. Nessuno più sul campo, nessuno intorno a loro. La seconda cosa che non andrà via dalla memoria è una serie di piccole pigne che incominciano a pioverci addosso da sotto gli spalti. I tifosi del Nizza, probabilmente un gruppo di adolescenti, pur essendo gemellati con i granata, scelgono di rompere il cazzo in questo modo bizzarro. Un pigna cade anche nella birra della persona sbagliata. Cresce la tensione ed io e il mio amico, dovendo tornare in solitaria, un po' ci spaventiamo. Usciremo dal campo passando sotto una rete, nel buio del tardo pomeriggio invernale, col pensiero di non finire uncinati dalla malavita nizzarda. Grandi emozioni per il tranquillo e pacifico ragazzo che ero, e per l'uomo moderato e pacioso che sono ora.
Quando penso che sono andato a Nizza per vedere un'amichevole di quel Genoa lì realizzo, con chiarezza, che da questa malattia non mi libererò mai.
Scusate l'autobiografia emozionale ma mi è partito il ricordo e non ho resistito 😁