Evoluzione della specie Genoana
Quando Darwin la strutturò pensò al Genoa CFC 1893.
Anche quando non era ancora nato.
Ne scrisse due di evoluzioni:
Quella del genoano medio e l' altra dell' ambizione del Grifone.
L' homo sapiens ebbe diverse fasi.
Si è passato da illustri rappresentazioni a quelle che tradirono le sue attese e quelle del progresso.
Fino ai giorni nostri.
Qualsiasi idea basata sul nuovo, o quanto meno su mezza idea di originalità,al primo insuccesso o passo indietro viene accontonata nel nome del vecchio che avanza.
E l'evoluzione della specie si ferma , si interrompe con la promessa del riproporla in altri tempi magari migliori.
Spazio quindi all antico,allo stantio, in un ritorno al passato senza progettualità, senza futuro.
Un paio di urlacci, di pugni stretti , ghigni rabbiosi e la missione è compiuta.
Scuotere è meglio che impostare , è il nuovo orizzonte rossoblù.
L' apporto tecnico , l' evoluzione calcistica, non esiste, non può esistere.
Il tutto per il nuovo motto della evoluzione della specie genoana:
Tiriamo a campare.
E chi meglio del nuovo coach può incarnare al meglio questo dettame?
Dovrebbero esserci delle barriere ideologiche e territoriali , su cui è impossibile superare la linea e il dogma , almeno per riconfermare la identità storica, ed invece ,senza considerare il presunto apporto calcistico vicino allo zero e di una realtà che appunto si evolve , si preferisce senza nessun progettualità, giammai ambizione, tirare a campare, vivere alla giornata con un occhio al campo e l'altro al bilancio la cui uscita annuale è attesa come la notte del 31 dicembre.
Il tutto per una salvezza, si spera sul campo, un rinnovo automatico nel nome e nel solco della continuità della mediocrità generale.
In attesa del prossimo esonero che non sarà, guarda caso, contiguo alla evoluzione,pardon involuzione della specie genoana.
IannA