Quintali di carogna, prima e dopo la partita.
Carogna a vedere quella ridicola divisa coi ridicoli pantaloni rossi, che fa sembrare il Genoa una squadra da torneo dei bar o una rappresentativa africana di 50 anni fa.
Carogna per l'atteggiamento del pubblico che non preme su Ayroldi per almeno mezzora. Durante l'ammonizione assurda di Norton Cuffy io dalla tv sento cantare e incitare la squadra e so già che qualcuno negherà perché , essendo in gradinata, ha sentito il vicino urlare. Do credito a testimonianze di chi era in tribuna o nei distinti, perché dentro la nord non si percepisce la coralità e la coralità che si percepiva da casa non era quella dell'indignazione.
Carogna per l'atteggiamento della squadra, che invece di stare chiusa a vedere cosa succedeva apre le gambe subito e prende due gol in fotocopia, con praterie gasperiniane sulla fascia destra della Lazio. Atteggiamento da polli.
Partita finita dopo nemmeno mezzora. Carogna monumentale.
Il secondo tempo comincia con un'esibizione di giro palla infinito al rallentatore, stile Inter, ma con la differenza che noi abbiamo un centrocampo di muratori. Tra perdite di tempo scontate, velleità varie, rigori fischiati e annullati, arriva anche il terzo gol della squadra più antipatica della capitale più antipatica d'Europa. E cala un sipario già abbondantemente calato nel primo tempo.
Inutile parlare dei singoli in partite del genere, anche se i tre gol dei meloni scaturiscono tutti da errori dei singoli. Rimane in sospeso il problema della nostra difesa a sinistra, perché se basta un Cancellieri a mandare in crisi la baracca non so cosa potrebbe succedere con Politano. Per il resto, prendere atto della scoppola evitando di farne una tragedia. Una volta, anche a 20 anni, può capitare che il belino non tiri. Basta reagire e non cominciare a sentirsi impotenti.