"Durante la stagione ci sono 4 partite che sono lo snodo di una stagione, domani è una partita molto importante anche se siamo solamente agli inizi." (Max Allegri, conferenza stampa prima di Milan-Udinese).
Mi pare l'incipit migliore per parlare di questo Genoa-Parma, anche se non è domani ma si gioca Domenica prossima, il 19, alle 15.
Il Parma di Cuenca confesso che non lo conosco granché bene, allenatore prodigio spagnolo, ex assistente di Arteta viene dal mondo di Pep Guardiola di cui Arteta era un figlioccio.
La rosa dei ducali è quella più giovane della serie A, ci sono 2 over 30 in squadra(Djuric e Hernani) più Estevez.
Ed è una rosa forte e piena di qualità: è rimasto Bernabé, con lui Pellegrino, Suzuki, Circati, sono arrivati Troilo e Ndiaye, il giovane danese Sorensen...tanto talento messo insieme da una proprietà ricca che ha saputo anche non farsi cogliere impreparata dopo il brutto infortunio al bomber Frigan, andando a prendere negli ultimi giorni di mercato il "buon" Cutrone.
L'ex attaccante del Como è diventato subito fida spalla di Pellegrino, bomber argentino capace di stregare molti in questo avvio di avventura italiana: gran colpo di testa e garra sudamericana.
Ma andiamo con ordine. Cuesta è ripartito da Chivu in termini di modulo: 3-5-2, che salutato Vogliacco davanti al nipponico Suzuki vede Ndiaye centrale, supportato da Del Prato e Circati, in panca a disposizione il promettente argentino Troilo, in patria lo paragonano al Cuti Romero.
Centrocampo a 5 con il classe 2003 Lovik a sostituire Valeri infortunato e Britschgi, terzino destro classe 2006, con doppio passaporto svizzero e camerunense.
Mediana a 3 con Bernabé a dare qualità, Keita a metterci muscoli e centimetri, Sorensen con finalità più che altro di cursore, per quel che ho capito\letto\visto dovrebbe essere una sorta di box-to-box.
Davanti come detto Cutrone e Pellegrino.
A disposizione oltre al citato Djuric, Almqvist e la nostra vecchia conoscenza Benedyczak.
Si parla più che bene del giovanissimo Plicco e sta cercando di ambientarsi l'argentino Ordonez( @Greif1957 mi scuserà se lo italianizzo 🙂 )
Il Genoa nella solita cornice del Ferraris risponde quasi a pieno organico.
Non mi aspetto un cambio di gerarchie tra Leali e Siegrist tra i pali; difesa a 4 con uno tra Norton e Sabelli, al centro confermato capitan Vasquez di rientro dalle fatiche internazionali, si giocano una maglia Marcandalli e Østigård(sui nostri lo sforzo lo faccio 😛) ad oggi più Marcandalli, Otoa appare più indietro nelle gerarchie e la gita in U21 lo aiuterà per crescere di condizione ma difficilmente per scalare nelle gerarchie di Vieira. Comunque mi aspetto che il norvegese sia disponibile.
A sinistra ballottaggio Martin\Ellertsson, visto lo schieramento del Parma che gioca 3-5-2, può esserci spazio per riproporre Martin, ma la prova di Ellertsson con il Napoli è stata positiva.
Non mi aspetto modifiche per la mediana, oggi si è rivisto Onana ma dubito abbia più di qualche 10-15 minuti in una partita vera e comunque che possa insidiare Frendrup e Masini.
Per le altre 4 maglie c'è molta più incertezza: il più certo del posto direi che è Vitinha come trequarti sinistro.
Malinovskyi dubito vedrà molto il campo con la sua Nazionale ma complici le prove opache con Lazio e Napoli potrebbe partire dalla panchina, non che Carboni si sia ricoperto di gloria e che un eventuale recupero di Messias lasci spazio a chissà quale minutaggio per il brasiliano. Certamente fuori dai giochi Stanciu.
Improbabile che ci sia spazio dal minuto 1 per i giovani e per Grønbæk apparso abbastanza indietro sin qui anche nell'amichevole di oggi. Dovendomi giocare un fiorino: Venturino ha mostrato piglio ed entusiasmo, lui potrebbe avere qualche possibilità in più di Fini e Cuenca che sono in giro con le rispettive selezioni.
A destra qualche dubbio in più: con Como e Napoli ha fatto molto bene Norton Cuffy, ma era chiaramente lì per garantire raddoppio su 2 terzini di spinta(Valle e Gutierrez); col Bologna ha fatto bene e ha anche segnato Ellertsson.
Per me la maglia se la giocano loro 2, con 1 tra Sabelli e Martin destinato alla panchina a seconda delle scelte del mister.
Ovviamente per entrambi c'è da valutare il doppio impegno in Nazionale che potrebbe scombussolare le carte.
Anche il nodo centravanti mi pare bello tosto da sciogliere: la prodezza di Ekhator col Napoli, lo mette sicuramente avanti sui compagni di reparto ma dal raduno della U21 mi pare sia emerso un po' di affaticamento per il ragazzone genovese, niente che lo metta in dubbio per la partecipazione, possibile però che il Genoa per dosare sforzi e pressioni decida di farlo partire fuori: non sarà una partita facile per la banda di Vieira.
Tra gli altri 2 litiganti c'è poco da sorridere: Ekuban viene sfruttato a gara in corso perché la sua fragile muscolatura potrebbe non reggere l'urto dei 55-60 minuti da titolare, Colombo appare in crisi mistica e comincia ad essere inviso al pubblico genoano dopo l'avvio molto complicato.
Salvo non far mettere gli scarpini a Murgita per la maglia da centravanti è un ciapano.
A sensazione, se sta bene Ekhator parte lui.
Il Parma ha conquistato sin qui 5 punti, avendo però giocato 4 partite su 6 con squadre tra le ultime 10 della scorsa serie A o neopromosse: Cagliari, Cremonese, Torino e Lecce.
Il Genoa, per fare la tara ha incontrato solo il Lecce della seconda metà di classifica.
Mi allontano dalla filosofia del bisogna vincere: con i ducali è fondamentale non perdere.
Nel prossimo turno si affrontano Pisa(2) e Verona(3), la Fiorentina(che non ci azzecca niente con le sabbie mobili) va a Milano con il citato Allegri e il Torino ospita il Napoli.
Chiaramente con 3 punti torneremmo nel gruppone a quota 5, toglieremmo lo 0 alla voce vittorie in campionato ed eviteremmo i fantasmi della scorsa stagione quando ci volle un girone per sfatare il tabù Ferraris e ci tennero a galla 2 vittorie in trasferta con Monza e il Parma di Pecchia.
Altrettanto chiaramente con uno 0 rischieremmo l'ultimo posto in solitaria e la delicata trasferta di Torino con la banda di Baroni diventerebbe una sfida da cuori fortissimi.
Siamo sempre lì, per i voli pindarici citofonare più avanti.