Finalmente è girata. Una volta tanto non ci siamo fatti rimontare e, anzi, abbiamo segnato nel recupero per un primo piano strepitoso di Acarino esultante in diretta. Una partita da Genoa. Una partita che, oltre i tre punti, ha fatto capire dove si deve mettere mano, perché prendere gol su calcio d'angolo ad ogni partita o quasi è qualcosa che non si può vedere. Da questo momento in poi io, nel mio personale cartellino (cit) darò voto massimo 5 ai difensori finché l'obbrobrio non sarà corretto. Ma andiamo con ordine.
CriMur rischia il cambio di schema e mette in campo l'antico 352 con due punte e nessuno dei 10 trequartisti di Vieira. Il Genoa si vede subito che ha voglia, talmente tanta voglia che bisogna pregare gli dei che non arrivi nessuno in panchina, almeno nell'immediato. I ragazzi alternano cose buone a cose orride, ma con lo spirito giusto. Con una punta degna della serie A (ma forse anche della B) il gol del vantaggio doveva arrivare presto. La difesa del Sassuolo è distratta e francamente sfasata. Purtroppo CriMur hanno puntato una fiche sul recupero psicologico di Colombo e così le occasioni ghiotte non si concretizzano, vuoi per imprecisione nel tiro, vuoi per scelte sballate e controlli da incubo con spazi aperti davanti. Ci vuole una respinta difettosa del portiere e un tiro ispirato di Malinovsky che gonfia la rete. Il Sassuolo si sveglia e prova a rendersi pericoloso, ma il Genoa risponde per le rime e spreca altre occasioni.
Questo primo tempo, sommato a quelli di Napoli e di Torino, fa sperare. Non voglio infierire, ma ancora una volta reputo del tutto insufficiente la prestazione di Colombo. Nell'ottima prova di tutti i ragazzi scesi in campo l'altra nota negativa è Marcandalli. Ancora un'ammonizione per fallo a centrocampo esattamente come i due che ci hanno lasciato in dieci a Napoli. In serie A sono cose inammissibili. Credo che gli farebbe bene un po' di tribuna finché non impara.
Il mantra nell'intervallo recita: vediamo se questa volta riusciamo nell'impresa di non farci rimontare.
Detto fatto. Pronti via e sul primo calcio d'angolo prendiamo il solito gol in fotocopia da un'avversario dimenticato sul secondo palo. Il Genoa subisce il colpo, ma stringe i denti e appena può prova a rendere pan per focaccia. L'occasione migliore è sul piede di Colombo che per una volta si libera molto bene al tiro, che gli esce di poco alto.
Comincia il valzer delle sostituzioni. Prima Masini e Messias per Malinovsky, ammonito, e Vitinha, finalmente positivo.
Poi Ekuban per Colombo ed Ennertsson per Marcandalli. E alla fine Gronbaek per l'esausto Thorsby. Quando la partita sembra avviata al pareggio ecco che Martin, fino a quel momento autore di cross vomitevoli, indovina la palla miracolosa tra difesa e portiere e con astuzia Ostigard beffa i difensori del Sassuolo e mette in porta un apoteosico pallone, che fa dimenticare tanto veleno ingoiato per mesi.
Strepitoso Norton-Cuffy. Godiamocelo perché ce lo strapperanno presto. Bene Vasquez, Thorsby e Vitinha. Purtroppo ancora opaco Frendrup, che comunque con il norvegese ha fatto una maratona.
Ora bisogna sfatare la maledizione del gol in casa. L'esperimento delle due punte lascia ben sperare, anche se sono punte con grandi limiti nelle conclusioni.