SI gioca Lunedì alle ore 18, penultimo match di giornata.
Ovviamente scrivo con ancora da giocare l'ottavo di Coppa Italia: trasferta a Torino per i friulani mentre noi si va a Berghem.
Poche ore di differenza tra le 2 partite: i bianconeri giocano stasera, noi domani in giornata.
Dubito inciderà sulla stanchezza delle due compagini che per altro dovrebbero dar spazio ad ampio turn-over.
Il Genoa reduce dalla faticosa ma fondamentale vittoria contro l'Hellas ci arriva a ranghi quasi completi: Messias e Cuenca sono di nuovo in gruppo, all'appello dovrebbe mancare solo Cornet.
In forse Grønbæk che sta smaltendo qualche tossina di troppo accumulata durante gli allenamenti.
Rientra dal turno di squalifica Norton Cuffy che è pronto a riprendersi il suo posto sulla fascia destra.
In porta conferma per Leali; difesa a 3 direi intoccabile con il solito trittico guidato da capitan Vasquez.
Già detto di Norton a destra, scontata la conferma di Martin a sinistra.
Mediana a 3 con Malinovskyi, Frendrup e Thorsby: anche qui difficile toccare qualcosa.
Davanti confermatissimi Vitinha e Colombo la cui intesa migliora di giornata in giornata e sembrano in fiducia e in condizione dopo un inizio davvero terribile.
Pronti a entrare Carboni, Masini ed Ellertsson. Dovrebbe giocare già domani Ekhator insieme almeno a 1 tra Venturino e Fini.
L'Udinese è la solita Udinese anche se un po' meno degli altri anni: Pozzo ha mescolato un po' le carte nel mercato estivo, dentro Zanoli e Zaniolo oltre a Bertola, insieme al giovanissimo Palma e al terzo portiere Nunziante, classe 2007, prelevato da Benevento ha riportato un po' di italiani in quella che storicamente è sempre stata una squadra zeppa di stranieri che restano comunque in schiacciante maggioranza.
Runjiac come lo scorso anno è partito forte 18 punti in 13 giornate per i suoi, classifica molto tranquilla e ultimo turno che ha visto i friulani vincere comodamente con il Parma.
Anche per questo stasera a Torino ci vanno con qualche titolare in più e la voglia di provare a passare il turno.
Se è cambiato un po' il mercato, con una quota più alta di italiani in ingresso rispetto al passato, non è cambiato niente in termini di modulo che è sempre un 3-5-2 quasi speculare a quello del Genoa.
In porta, rientrato da non molto per un pasticciaccio di scommesse il nigeriano di passaporto tedesco Okoye, difesa a 3 guidata da Solet, con il georgiano Goglichidze e\o l'ex Spezia Bertola sulla destra.
A chiudere il reparto l'esperto Kabasele. Dovrebbe essere indisponibile Kristensen ma comunque non si esclude una sorpresa dell'ultima ora.
Sugli esterni a destra la vecchia conoscenza del Genoa Zanoli, con Ezhibue che gli insidia il posto; dall'altro lato spazio a Zemura in precaria assenza di Kamara.
Davanti alla difesa gioca il capitano: Karlström, svedese 30 anni, giocatore alla Matic più di ordine che di geometrie strabilianti.
Al suo fianco il giovane talentuosissimo Atta, dinoccolata mezzala capace di dribbling ubriacanti mentre è più in dubbio l'altro lato con il polacco(e connazionale del mister) Piotrowski che è un pelo favorito sul giovane scozzese Miller.
Più indietro nelle gerarchie l'olandese Ekkellenkamp(che è più un doppione di Atta) e lo spagnolo Zarraga.
Davanti la coppia titolare è formata da Zaniolo e Davis, con l'italiano che dopo tanto girare pare aver trovato un posto sufficientemente tranquillo da gestirne il carattere bizzoso. 4 goal a testa per entrambi.
Faccio a meno di dire che sono tutti 2 metri: escluso Zemura, tutti i citati sono almeno 185 cm.
E quindi sarà una partita complicata quando la palla si alza per aria.
L'aver spezzato la tradizione dei goal di testa e\o su sviluppo da corner speriamo che continui a Bergamo e che prosegua a Udine ma sarà difficile.
D'altro canto un paio di duelli interessanti potrebbero esserci: Atta potrebbe soffrire Thorsby che lo sovrasta in termini di chiolometraggio e la difesa friulana potrebbe avere qualche difficoltà a gestire il dinamismo di Vitinha.
Anche il duello Zemura-Norton viaggia su ritmi vertiginosi.
Dopo le fatiche nel gestire Borrelli, temo molto la fisicità di Davis e chiaramente il duello Zanoli-Martin anche se l'italiano da quelle parti avrà il suo da fare a supportare Atta contro Thorsby.
Come ha detto DDR non si è fatto niente: mancano ancora almeno 24-25 punti per raggiungere la salvezza in un campionato in cui la classifica poco a poco si muove.
Il passo delle squadre dietro è lo stesso dello scorso anno: 12 mesi fa noi avevamo 11 punti, curiosamente come il Cagliari e la terzultima era il Como a 10. Non penso serva aggiungere altro.
Se non che l'Empoli aveva 1 punto meno della Cremonese.
E che Monza e Venezia, ultima e penultima, con 8 e 9 punti sappiamo che fine han fatto.
Sembra molto complicato raggiungere i 20 punti dello scorso anno al giro di boa frutto di 2 vittorie(Udinese e Empoli) e 3 pareggi(Milan, Torino e Lecce) con la sola sconfitta(per altro immeritata) con il Napoli di Conte.
Bisogna però tenere mossa la classifica e quindi a Udine sarebbe importante tenere in piedi la striscia di risultati utili.
In precaria assenza di Touré, capace di regalarci un rosso dopo 5 minuti per fallo da ultimo uomo, bisognerà inventarsi qualcosa 🙂
L'ultimo turno ci ha detto bene a targhe alterne: Lecce che batte il Toro e Cremonese che batte il Bologna han dato fiato a 2 squadre che speravamo di avere più vicine.
Il Pisa di Gilardino ha spaventato l'Inter per 70 minuti mettendo in allarme tanti.
La doppietta di Lautaro ha risolto diversi grattacapi ai genoani, al pari di quella di Yildiz che ha neutralizzato il vantaggio del Cagliari. Molto positiva anche la vittoria dell'Udinese contro il Parma, sia perché ci consente di affrontare i friulani più rilassati, sia perché spezza la continuità dei ducali.
La serie A è un campionato non spettacolare, magari privo di stelle di primissima fascia ma capace nella singola tornata di regalare storie imprevedibili.
Il prossimo turno ha alcune storie interessanti comunque da raccontare: si apre con la crisi della Fiorentina, i viola di Vanoli sono ultimi a 6 punti e vanno a Reggio Emilia contro il Sassuolo che senza Berardi cercherà di tenere almeno il pari; interessante lo scontro diretto Cremonese-Lecce: speriamo in una X, o al più che il turno sorrida ancora a Nicola e ai suoi, tirandoli via quasi definitivamente dai rischi retrocessione.
Al Cagliari tocca la Roma del Gasp ma si gioca in Sardegna e non sono mai partite comode quelle giocate sull'isola.
Altro scontro diretto tra Pisa e Parma, con altra speranza che le 2 compagini si dividano la posta.
Chiude la giornata il Toro di Baroni reduce da 7 goal presi in 2 partite e da 2 sconfitte di fila che ha di nuovo la panchina a rischio: tra i tanti nomi che leggo Nesta, Pecchia, Gotti sarebbero pronti a sostituire Baroni.
Non ho citato l'Hellas di Zanetti chiamato all'impresa casalinga contro l'Atalanta di Palladino: i gialloblù non sono nuovi a scrivere la storia delle salvezze ma se comincia a essere non così facile tirarsi fuori per la Fiorentina nonostante un organico da Europa League per i gialloblù siamo davvero alla missione impossibile.
Io rinnovo l'auspicio che il Genoa riesca a trovare un clean sheet, che in trasferta non abbiamo ancora centrato e che manca da tanti\troppi turni.
E poi non sarà fondamentale, vitale e indispensabile NON PERDERE come con l'Hellas ma mi sento di dire che aiuterebbe non poco.