Quando qualcuno gli disse che il Genoa era stato affidato a Sheva , la prese con filosofia e una leggera dissenteria.
Quando qualcun altro gli comunicò che la proprietà della sua squadra del cuore, era diventata rumena la prese con circospezione ben mascherata, girando molto al largo da tutto e tutti.
Quando fu esonerato Blessin, fece un piccolo giro intorno al divano a velocità supersonica per i suoi tempi e per i suoi chili.
Quando venne assunto Gilardino, non si lasciò andare a nessuna esternazione , se non quella di prendere i suoi due cani e andare a fare un giro a meditare con un ghigno anonimo quanto impercettibile.
Quando fu esonerato uno dei suoi pochissimi idoli, concreto e coerente come lui, per vendicarsi dell'affronto subito, fece una scorta di salame milanese alla Lidl di Fontane Marose insieme a diversi panini, incasellando tre pause pranzo al giorno per dimenticare.
Durò tre mesi.
Quando la sera tardi va a dormire non prima delle 01.30 come tutti i comuni mortali, prende il ritaglio del Secolo XIX con la foto di Pippardino e la usa come segna libro quando legge Paolo Nori per prendere sonno.
Quando arrivò sulla panchina del Genoa il francese, la prima reazione fu quella di riprendere i due cani ,ridiscendere le famose scalinate, cambiando solo la direzione del percorso, fischiettando la Marsigliese.
Ma fu quando scoppiò la guerra in Ucraina che Mister No, ebbe un sussulto di quelli forti e impetuosi come un gol di Vitinhao sotto la Nord a porta vuota.
Non come ci si sveglia di soprassalto per un incubo, ma perchè non vedeva l'ora che il Donbass e il Donetsk tornassero sotto l'egida della Madre Russia, insieme alla Crimea, che quel maledetto di Nikita regalò agli ucraini, i quali anni dopo, diedero i natali niente di meno che a Bandera e uccisero l'italiano Andrea Rocchelli.
Per lui ,era come se non avesse mai digerito i peperoni imbottiti che mangiava ogni venerdi sera all'ora dell'anticipo della Serie A, che amava come le puntate de La Torre di Babele di Augias.
Da qual giorno si nutrì non più di pane e salame per dimenticare e onorare il Gila sotto la Torre ma di Pisa, ma diede inizio ad una scorpacciata di informazioni, dalla tv, dal web, dalla carta stampata rigorosamente gratis, che gli sembrò di essere Stefano Feltri su Appunti e Revolution.
Intanto i chili aumentavano, ora erano i cani che trainavano lui e il Genoa senza un euro e infarcito di prestiti come la crema nei croissant genovesi, lo preoccupano sempre meno.
L'importante per Mister No, ex Mister Niet in onore di Lavrov, era che l'Armata Russa avanzasse(non "Fino a Lisbona"), e pazienza se il Genoa con il francese indietreggiava .
Per lui a notte fonda, quando le galline hanno già fatto 8 ore di sonno , il Guru tornava dalla discoteca e il 2% sta per alzarsi , era il tempo di leggere Izvestia che si era fatto arrivare da un suo amico camallo in un container di Spinelli.
Tempo di individuare qualche lettera in cirillico, una rapida occhiata agli ultimi post di Mashiro , un bacio alla figurina del Gila e andava a determinare nelle braccia di Cupido.
"La vita senza passione è sopravvivenza" è scritto in fondo alla sua mail.
Appunto:
La Madre Russia, Pippardino, e un bel piatto di pappardelle al sugo d'anatra rigorosamente al dente appena 10 minuti prima del fischio iniziale dell'arbitro, era tutto quel che voleva , magari insieme a Vittoria che avrebbe voluto incontrare per caso, e a cui avrebbe portato la borsa della spesa per guardarle le tette finalmente live e non appiccicato al televisore ogni qualvolta giocava il Genoa in casa.
Questo era il vero motivo per cui aveva disertato il Ferraris da anni.
Marassi (e Zaporizhya) può attendere, perchè il suo sogno era uno solo, quello a cui stava dedicando spazio e idee, con un progetto a cui lavorava da tanto tempo, per una soluzione che avrebbe fatto invidia a Trump, un incontro storico, che avrebbe fatto inorridire tutte le diplomazie mondiali compresa quella cacio e pepe di Tajatella .
La soluzione l'aveva , l'aveva ben disegnata nella sua mente.
Era solo questione di tempo.
Intanto era limpida e chiara nei suoi sogni, e gliela abbiamo realizzata:

Auguri di Buon Compleanno!
Ianna