Grande e meritata vittoria dell'Empoli, che ha dominato la partita contro il Sassuolo. La doppia rimonta della squadra artificiale non deve ingannare: un rigore "moderno" e una punizione inventata. L'Empoli è stato sempre in controllo, non del pareggio, ma della vittoria. Io ho il grosso rimpianto di Niang. Rispetto a quando giocava da noi si è irrubustito e adesso è una prima punta, anche se una prima punta che sa giocare anche lontano dalla porta. Un paio di colpi geniali li ha fatti vedere anche oggi pur giocando un terzo di partita ma con grande voglia. Non credo che guadagni molto di più di Ekuban e secondo me ti mettevi in panca un campione che veniva utile per i prossimi tre anni come complemento. Sono davvero contento per Nicola. Nel primo tempo il suo Empoli, con in testa l'idea di vincere, non giocava troppo diverso dal decantato Brighton. Comunque Didi si è ritagliato un ruolo di "salvatore" che è il massimo a cui un allenatore può ambire. Fossi in lui, appena un minuto dopo la fine del campionato darei l'addio all'Empoli salvo. Per come la penso io, mi faccio vacanze tropicali da luglio a novembre e mi rifaccio vivo in Italia verso Natale. A chi sta male e deve salvarsi chiedo un bel pacchetto di soldi, lavoro 4 o 5 mesi e me ne torno in vacanza.
Avevo un bisnonno, di nome Agostino, che aveva un segreto. Formule chimiche sconosciute a quei tempi di tecnologia elementare (fine Ottocento) applicate alla tintoria. Lo chiamavano "Re dei Neri", per la capacità di tingere le pezze nere, una delle tonalità stranamente più difficili. La più importante industria di Como (tintoria di seta) gli ha fatto ponti d'oro per diventare socio, ma lui ha detto: "Col cazzo". Interveniva con la sua valigietta quando una tintoria si trovava nella merda e rischiava di dovere buttare nella rumenta pezze di valore, soprattutto nere ma anche colorate. Chiedeva un sacco di soldi, salvava la situazione, salutava le sue tre mogli ufficiali e se ne andava a Parigi a godersi il malloppo. Quando è morto (non ricco ma felice) ha lasciato ai figli le sue formule segrete, ma ormai la tecnologia aveva fatto passi da gigante e quelle formule non servivano più. Consiglio a Nicola di fare uguale, altro che maratone in bicicletta: cavalchi il suo destino di "salvatore", si ritagli un po' di spazio nelle isole felici e si goda la vita. Lo merita.
Se il Sassuolo precipita finalmente in B, festeggio, perché il calcio ritrova una sua identità. Forse è vero che "Dio esiste e vive a Bruxelles" (grande film surrealista tenerissimo).