Approfittando del protrarsi del periodo di inattività, spero finisca con l'inizio delle scuole e che io possa tornare a navigare i mari e salpare reti 😜 vi lascio questo racconto.
Corso da direttore d'albergo, alta specializzazione manageriale...Pasko iIannak, con la testa appoggiata sul finestrino del treno, era assorto nei suoi pensieri, mentre intorno al suo sguardo assente, si stava materializzando il cambiamento paesaggistico, infatti la littorina all'altezza di Voltri , lasciava la riviera per addentrarsi nell'entroterra ligure.
Troppi pensieri, nella sua testa, stavano gironzolando a caso, come in una formazione dell'umile Gasp quando voleva dimostrare la sua infinita conoscenza calcistica.
Pasko era di fronte ad un bivio lavorativo, fosse l'ultimo , prima dell'agognata pensione, un corso di 15 giorni presso il Grand hotel nuove terme di Acqui , che avrebbe permesso di uscire di scena alla grande dalla sua carriera e godersi con statale tranquillità la sua pensione.
Una brusca frenata, seguita da un forte odore di bruciato che invadeva a poco a poco lo scompartimento della littorina anni 70 su cui viaggiava, riportava Pasko alla realtà, nemmeno il tempo di realizzare cosa stesse accadendo, che la sua attenzione veniva assorta dalla voce del capotreno:
"Ci scusiamo con i signori passeggeri, ma a causa di un guasto tecnico, siamo costretti a fare scalo, nella vicina stazione ferroviaria di Campo ligure Masone dove, appena possibile troverete dei mezzi sostitutivi che vi accompagneranno verso le vostre destinazioni. Ci scusiamo per il disagio arrecatovi. "
Campo ligure e Masone ..Masone e Campo Ligure, anche invertendo l'ordine degli addendi, nulla...Pasko non aveva mai sentito nominare quelle due località...che fossero località nei pressi di Frittole ?
Forse attraverso un ponte di Einstein Rosen era entrato in un buco spazio temporale, ma guardando dal finestrino si accorgeva che i primi passeggeri erano scesi dalla littorina e mestamente si avviavano verso il piccolo bar della stazione.
Decise di seguirli.
Entrato nel locale, notò che sulla mensola dietro al bancone a fare compagnia ad una bottiglia di Ramazzotti e una di Sambuca, vi erano due coppe impolverate e la fotografia del figlio del titolare, ora ottantenne,, mentre il figlio, un arzillo sessantenne, con un passato da ciclista dilettante, era nel bel mezzo di cammin di nostra partita...a scopa, con tre suoi compagni di merenda.
Pasko, che nella sua lunga carriera negli hotel, si divertiva ad indovinare i mestieri dei clienti al solo impatto visivo con gli stessi, fu subito attirato da uno dei giocatori.
Un uomo di mezza età, 55 anni portati bene o 45 portati male, che custodiva gelosamente, avendo cura di preservarlo dalle attenzioni degli altri giocatori, un piattino da tazzina di caffè, con dentro una strisciolina di focaccia farcita con fettina di prosciutto cotto.
La stessa cura e precisione con cui proteggeva tale pietanza dallo sguardo altrui, lo aveva nell'affrontare la partita, ogni sua giocata, era un tassello di una studiata strategia, nulla era lasciato al caso, vi era progettualità, ogni sua mossa era ponderata , avveniva nel presente, ma considerava già il futuro.
Quest'uomo così affascinante aveva una chiara istruzione teutonica, nulla a che fare con la passionalità nazional popolare, mediterranea.
Uno squillo interruppe la partita ed i pensieri di Pasko.
Era una suoneria famigliare, dopo un attimo di disorientamento, Pasko si ricordò dove ne aveva udita una simile, quando, costretto ad un turno in albergo, non poté assistere alla partita e il suo amico Massimo gli fece uno squillo per portarlo a conoscenza che Skhuravy aveva fissato il punteggio sul due a zero e il Genoa era in Europa.
Pasko, riuscì solo ad interpretare la telefonata, l'uomo al tavolo, rispose all'interlocutore facendo intendere che questo fosse di sesso femminile, non vi era intimità, ma risposte ponderate e precise, come le sue giocate, era sicuramente una telefonata di lavoro, poi confermata dai saluti finali, quando l'uomo si congedò con un..." Signora Viscardi, mi saluti il Dottore e gli dica che sono sempre a sua disposizione."
Terminata la partita, mentre Pasko sorseggiava un bicchiere di bianca Spumador... l'uomo gli si avvicinò e disse:
"Salve...ho notato che mi osservava durante la partita, ho avuto modo di conoscerla e ora non ricordo? mi presento, sono Flavyn Mason"
"Pasko, iIannak Pasko...ero solo attratto dalla sua strategia di gioco, ho intravisto in essa, una conoscenza del gioco, uno studio dell'avversario, una metodologia vera e propria studiata nei minimi dettagli, mai vista sino ad oggi...lei è un vero maestro della scopa."
"Lo so...qui sono conosciuto come il Guru di Masone, la mia notorietà a volte mi costringe a periodi di isolamento forzato, ma dall'alto della mia saggezza , questi periodi mi servono per meditare e approfondire le mie conoscenze e tornare tra i comuni mortali per poterli aiutare a ritrovare la retta via e lasciarsi alle spalle le loro istericita' ed incoerenze varie."
Una voce di donna dal retro del bar, interrompeva la conversazione.
"...Sono pronti...andate a tavola."
"Venga Pasko...si accomodi tra noi" disse Flavyn, invitando Pasko quasi incredulo
La signora Nora, simpatica donnetta di un metro e quarantotto, con tutte le scarpe, moglie del titolare, nonché madre dell'ex atleta, entrava in scena con un contenitore da portata fumante...erano i famosi ravioli di Masone.
A Pasko nulla importava che fossero solamente 24 da dividere in sei , i quattro giocatori più lui e il titolare, una volta riempiti i bicchieri dei presenti, alzò il calice e disse:
"Vorrei fare un brindisi a questo incontro di...vino."
La risata che seguì, andava a sancire un'amicizia che, ancora oggi , la leggenda narra, sia ancora viva e vegeta.
Acalo 😏
Dice il saggio:
Tla un bucchiele di vino a qualche laviolo
Nacque l'amicizia tla Ianna e Glifondolo