Genoa che rientra a Marassi dopo la sosta contro i campioni d’Italia.
Gilardino opta per un 4-4-2 con De Winter sulla destra, Martin a sinistra e Sabelli spostato più avanti sulla linea dei centrocampisti.
Per il resto, i soliti noti per mantenere un’ossatura tignosa e con un’identità di gioco ben definita.
Infatti, il Napoli fa molta fatica a creare gioco e, anzi, è il Genoa a rendersi più pericoloso con ficcanti azioni di contropiede.
Partita gradevole con la mossa Sabelli che si rivela intelligente e vincente in quanto contiene bene Kvara e contribuisce alle azioni offensive.
Un po’ in ombra Frendrup, ma Badelj molto positivo dispensa palloni, Strootman lotta, Albert gioca tra le linee in modo intelligente, Bani e Dragusin bloccano Osimhen. Chi manca? Ah, giusto: Retegui. Molto bene questa sera e infatti dopo una buona mezz’ora fa partire un gran tiro all’angolino che Meret devia in angolo.
E qui segna -meritatamente- un gigantesco Bani.
Primo tempo finisce così.
Seconda frazione che comincia col Napoli che tiene il pallino del gioco e sembra più convinto, ma il Grifone non sta a guardare, si difende con ordine e macina anche buon calcio.
Infatti, Retegui raddoppia e fa venire giù lo stadio.
A questo punto, complice un po’ la stanchezza, un po’ la paura di vincere e anche la classe dei partenopei, cominciamo un po’ a subire la pressione. E immancabilmente, Raspadori segna un gol magnifico: 2-1 e partita riaperta.
Il Genoa va un po’ in confusione e tremano le gambe. Si lotta e ci mettiamo in trincea, ma su una mezza disattenzione difensiva, Politano segna un altro gran gol. 2-2 e presagi nefasti scendono su Marassi.
Invece, il Grifo mette il cuore in campo e chiude addirittura in attacco. Tra gli applausi meritatissimi per una squadra che ha giocato col cuore, con grinta, ma anche con alcune buone trame.
Ottimi Badelj, Retegui, Badelj e Bani. A me sono piaciuti anche Albert, Sabelli e De Winter nella ripresa. Bene anche Martin a sinistra. Martinez uno showman che perde almeno 5 minuti a partita e ci costerà qualche gol con giocate a volte al limite del masochismo.
Insomma, bravi tutti e ora continuiamo così, magari con un Malinovski che non giochi da fermo e un Messias in più.