Procediamo passo dopo passo, senza catastrofismi ma anche senza trionfalismi.
Come diceva il saggio Bagnoli, quelle contro le "grandi" sono partite facili. Le vinci, le pareggi, le perdi e va sempre bene.
Questo Genoa deve salvarsi e, salvandosi, deve preparare il futuro, che verosimilmente sarà senza Badelj e senza un paio degli attuali top players.
Intanto sappiamo di avere una cerniera difensiva affidabile, con la conferma di un Dragusin gagliardo. Sappiamo di avere una punta con il senso del gol, senza fronzoli, come Piatek nell'anno di Ballardini. E sappiamo che Albert regge la serie A, cosa che non era scontata.
Buono l'esordio di De Winter, aspettando conferma. Malinovky e Messias si vedrà. L'ucraino ha dato il meglio di sé come controfigura di Ilicic, rientrando da destra sul sinistro. Sarebbe interessante vederlo nel 4231, che sarà il modulo più probabile del dopo-Badelj. Per ora è solo la controfigura di Aramu, ma con più speranze e meno prosopopea. Speriamo che Albert e Reteghi facciano scenate da ubriachezza molesta così da essere lasciati in pace dai selezionatori delle rispettive Nazionali. Loro infortuni, raffreddori o stanchezza sarebbero al momento deleteri.