paolopesce ci sono diversi tipi di investitori, restando nel campo di quelli che lo fanno per motivazioni lecite:
1) chi lo fa per politica(Cairo, Lotito, Al Kheilafi, PIF, Perez, Laporta): il calcio ti dà grande potere, grande visibilità e ti introduce nelle porte giuste. Poi come vedi dai nomi ognuno lo fa per il suo motivo;
2) chi lo fa perché è il suo business(tutti quelli che possiedono franchigie USA) come tanti altri, in Italia è passato solo Pallotta a Roma che io ricordi e ora Pagliuca a Bergamo;
3) cui lo fa per gioco/hobby/ego(Friedkin, Commisso, Krause, AdL,Texor) ovviamente non buttano via dei soldi ma non sono li per un ritorno di qualche tipo, fanno poca politica di lega, poche logiche di mercato legato alle plusvalenze;
4) chi lo fa per profitto(Wander, Manfredi, Cardinale, Elliot) tendenzialmente sono fondi di investimento, come vedi dal doppio passaggio del Milan(Elliot-Cardinale) è semplicemente successo che per politica in certi fondi gli asset scadono come le mozzarelle.
Quello che si suppone è che loro avessero idea o di far diventare una loro linea di business compro,risano, rivendo società di calcio o risano un gruppo di squadre storiche sfruttando un BP parzialmente innovativo(la famosa questione gerarchica) e rivendo il gruppo a qualcuno che possa ritenere l'asset interessante: domani finisce la guerra in Ucraina immagino che gli oligarchi russi si fionderanno sul mercato delle squadre europee per darsi un tono e rifarsi una verginità;ultima ipotesi il gruppo risanato vale 3/4 volte il valore di acquisto e uso quella leva finanziaria per rendere i soldi con gli interessi ai miei investitori e finanziare nuovi business.
Il concetto può essere quello di compro delle case popolari, ristrutturo tutto, metto gli affitti al triplo, le case moltiplicano il loro valore e quel margine basta per coprire gli interessi, capitale iniziale e darmi un margine per altri investimenti.
Ma ipotesi ne puoi fare mille: il calcio ha abbondanti margini di crescita sui rendimenti se prendi come riferimento le franchigie NBA in particolare quello italiano, se tiene la norma sul "rientro dei cervelli" applicabile agli sportivi.
Un fondo, come Elliot ha fatto col Milan, può decidere che non vende al massimo della possibile capitalizzazione ma appena scaduto il tempo di gestione dell'asset(3 anni di media) ottiene la percentuale di guadagni richiesta.
È come se tu avessi chiuso in un laghetto una cova di trote e invece di venderle quando le hai pescate, decidessi che le vendi poco dopo che sono nate.
Il tuo tempo, il tuo capitale ti han fatto fare jn giusto profitto minimizzando il rischio che arrivi l'orso.
Chi arriva dopo di te ha ancora il profitto di farle crescere, pescarle e venderle al mercato.
Più o meno.