4Mazzi
Le tue notti riflessive risvegliano dal torpore della calura e ci riportano alla realtà, a quello che avevamo accantonato per alcune settimane di festeggiamenti vari, in attesa di segnali, di speranze o,meglio, di qualche certezza.
Il primo punto sul quale accenno, sono le vicende di quelli là. Ognuno le viva e speri quel che vuole e sente, ma “anche basta”, come si dice nel moderno lessico, considerarle in funzione dei nostri destini.
Noi c’eravamo molto, molto prima, c’eravamo nel loro periodo di “fulgore” ed a maggior ragione ci saremo in futuro, qualsiasi cosa accada.
Il Genoa è “il suo popolo”, come diceva il Professore, e non vive di luce riflessa o in funzione di vicende altre.
Si fottano come credono o come possono e spero si possa pensare maggiormente a noi. E quì chiudo molto volentieri il capitolino.
È invece obiettivamente disturbante, come più volte hai sottolineato, il costante silenzio della società, ed in particolare di Suku, rispetto alle esigenze ed ai progetti sul Genoa.
Semplificando molto, rispetto a tutti i dettagli da Kommercialisten😜, il problema si fonda sulle “famose” capacità economiche del nostro,rispetto alle esigenze di una società di calcio della serie A italiana.
Analisi realizzata fin dal suo arrivo, ma ancora non risolta.
Ipotesi 1.
È un uomo solo al comando e, soprattutto,solo resterà a lungo perchè all’orizzonte non ci sono “capienti” che entrino a supporto.
Due cose sull’ipotesi.
Una gestione oculata, intelligente, puó consentire di mantenere la categoria anche con risorse limitate. Ma senza illusioni di crescita, nel senso di un ciclo lungo con costanti posizioni nella parte sinistra.
L’investimento sono i 40 milioni di aumento capitale e stop.
Per cui Viera è un manager sportivo di lusso, con una maturità superiore alla media,funzionale alla crescita dei ragazzi ed al raggiungimento ( possibilmente tranquillo) dell’obiettivo salvezza anche nel prossimo campionato.
Bene! Basterebbe saperlo, mi dici tu, scrittore della notte!
Ma non mi fermerei a questo e farei ancora un passetto nell’analisi.
Simulo di rivolgermi a Soku ed a chi gli sta attorno( esercizio retorico sena alcuna speranza di ascolto,utile solo a parlare con te/voi) e gli dico certamente grazie per averci aiutato a dicembre nell’ennesimo momento del bisogno.
Ma aggiungo anche che, in caso perseveri l’assenza di ulteriori entranti con investimenti di peso, meglio cedere la societá a chi eventualmente interessato e puó più di lui.
Il Genoa sta meglio sia rispetto all’era del cogliatese ed anche di come l’ha trovato lui a dicembre,ha ottenuto fra prima squadra, women, giovanili ottimi risultati sul campo, ha un buon parco giocatori, per cui i suoi 40 milioni se li puó recuperare da chi acquistasse.
Questo pensiero non è precoce, caro Suku, ma sarebbe invece saggio pensarci oggi, in una situazione moderatamente tranquilla.
Una società nelle condizioni finanziarie storiche del Genoa che pensi di autofinanziarsi con le cessioni di calciatori e senza iniezioni di liquidità per far salire obiettivi e classifica, ripeto che puó anche svolgere un lavoro intelligente, ma l’obiettivo sará sempre e solo la salvezza, muovendosi su quel confine pericoloso fra la posizione tranquilla e la lotta fino alle ultime giornate per non retrocedere.
I rapporti fra società rumene ( Rapid) ed il Genoa sono un buon progetto, condivisibile, ma non sostituiscono l’esigenza di continuare a sanare il bilancio ancora problematico ed incerto della nostra società.
La seconda è un’esigenza primaria, vitale, il primo è un progetto di sviluppo specifico, una “geografia” di scouting che puó contribuire alla crescita,con i conseguenti tempi necessari,ma non costituisce il surrogato di una liquidità essenziale per completare il risanamento del Genoa, per dotarlo di strutture e di uno stadio adeguato.
In concreto, se il fine è realizzare una squadra con l’obiettivo di posizionarsi fra il decimo ed il quinto posto e sbagli l’annata, magari arrivi dodicesimo. Se il fine è più modesto e sbagli l’annata- qualche acquisto-ci metti un pó di sfiga e/o qualche arbitraggio del cazzo,rischi posizioni più basse e pericolose…
Allora, caro Soku, se non sei uno speculatore ma persona “per bene”, come pare ai più, capirai che questo rischio va bene a Cremona, a Verona, a Udine, per fare tre esempi, ma non quì e se la situazione incerta di oggi durerà troppo a lungo, giungeranno anche i problemi.
Ad esempio i trentamila costanti di questi anni, per citare un solo numero significativo, fanno presto a scendere se si capirà chè è tornato nuovamente, per concreto realismo economico, il divieto per noi di sognare qualcosa di meglio degli ultimi ottant’anni.
Ipotesi 2.
I capienti ci sono già ( sono persone concrete) e non costituiscono solo un’ipotesi di scuola ( “ …se la società funziona poi arrivano”), ma non è ancora il momento che si palesino.
Bene! Si puó capire anche questo.
Ma, caro Soku,in tal caso devi sapere di essere responsabile, anche nei nostri confronti,di questa tua prospettiva ancora nascosta, di cui potremo essere certamente molto lieti, ma solo quando si paleserà.
Nel caso,non sarebbe ovviamente necessario tu ceda,perchè questa (tua )certezza sarebbe già oggi una base dell’agire della società.
Di conseguenza Viera sarebbe ancora quì non solo al fine di gestire il gruppo per affrontare il prossimo campionato, ma sarebbe l’allenatore scelto per un processo di crescita, un ciclo.
E, di conseguenza,ci attendiamo già oggi che questa squadra non sia smembrata, ma invece sia rafforzata dove è necessario.
E questo ci attendiamo avvenga indipendentemente da qualche eventuale cessione dei calciatori con più richieste e che ritengono di andarsene,eventi normali e comprensibili.
Meno comprensibile sarebbe accorgersi che non esista di seguito un budget consistente per acquistare qualche soggetto che migliori la qualità della rosa, essere “appesi” a prestiti ed a decisioni di altre società che vadano a determinare il nostro prossimo mercato in base a loro concessioni, come d’altra parte accadde l’estate scorsa, lasciandoci un segnale negativo e preoccupante.
Ecco, caro Soku, facci sapere, con i fatti e magari con qualche parola, che il tuo progetto di crescita per il Genoa ( e non tramite il Genoa) esiste, come vuoi svilupparlo e che qualche passo si sta realizzando già oggi.
Noi siamo quì, come sempre, in “trepidante” attesa di una vita migliore!
Saluti!❤️💙