Ho letto con ritardo le considerazioni settimanali sulla transazione fiscale.
Consiglio di fare attenzione alle dichiarazioni di principio senza guardare i numeri. Faccio un esempio:
i debiti erariali dell’Inter sono circa 85 su un debito netto di circa 800 e un fatturato di 400
i debiti erariali del Genoa sono (erano) 106 su un debito netto di 190 e un fatturato di nemmeno 70
Il peso dei debiti erariali del Genoa è ben più gravoso così come tagliarlo è ben più importante. Inoltre il Genoa sta (stava) incredibilmente peggio dell’Inter in termini di rapporto debiti/fatturato.
Nell’ipotesi l’Inter dovesse proporre una composizione negoziata, il fisco ed i contributi sarebbero un paragrafo minoritario rispetto agli istituti con cui negozia i prestiti ricevuti per stare in piedi (paga 50 di interessi annui in salita per un bond da circa 450).
Pertanto chiedersi il perché il Genoa transa le tasse e gli “altri” no è una domanda la cui risposta è già bella e spiegata nei numeri: perché nessun altra società ha cumulato debiti paragonabili con il fisco.
Se altre società (come le merde ieri o l’inda domani) ristrutturano il debito inseriscono ANCHE le transazioni con l’agenzia delle entrate ma gli interlocutori da cui partire sono altri.
I temi “etici” c’entrano quindi poco, nel senso che i gestori del Genoa hanno aggredito il debito dove pesava e non mirando a danneggiare, per principio, i contribuenti salvaguardando altri creditori.
Semmai il tema etico si pone per chi ha permesso di cumularlo (a Preziosi) o consente regole per tagliarlo. Al netto del tema culturale, chiunque avrebbe operato come Blasquez e se non lo avesse fatto si dovrebbe chiedergliene conto come correttamente scriveva Layos.