4Mazzi
Intervista di fantasia con Mr.4Sucu 🤣 il nuovo presidente del Genoa si presenta alla piazza e illustra il suo piano. Il significato di controllare il Genoa CFC.
Perché il Genoa?
Conoscevo i problemi della proprietà precedente e il rischio di compromettere la rinascita di una Società con un potenziale enorme, depresso da troppi anni da gestioni assurde. Il programma dei 777 era comunque valido e gestito da un gruppo dirigenziale giovane e innovativo, merita di essere portato a compimento.
Può illustrare il piano, facciamo il punto della situazione?
Esistono due piani paralleli ma convergenti per il bene del Genoa CFC, da una parte la riduzione del debito a un livello sostenibile - il 60/70% del fatturato - dall’altra gli investimenti per consolidare i ricavi e il patrimonio della Società.
I ricavi ricorrenti devono essere stabilmente superiori ai costi ricorrenti (al netto delle plusvalenze), il tutto per garantire le risorse adatte a rinforzare la squadra in modo costante e non distoglierle rispetto al risultato sportivo.
Significa non vendere più calciatori?
Assolutamente no. Significa poter reinvestire gli introiti del calcio mercato, dedicandoli esclusivamente alla crescita della Società e non gettarli per sostenere il debito. Diversamente, in eventuali annate negative, poter gestire il piano di rafforzamento senza dismissioni.
Per qualche anno si deve provvedere con risorse esterne sé non vogliamo compromettere la crescita sportiva, e sbagliare il meno possibile.
Quanto e come?
Purtroppo l’operazione di acquisizione delle quote di maggioranza è contestata e attendo di concludere l’iter giudiziario per poter finalmente ripartire con gli investimenti necessari a riprendere il cammino. Fino a quel momento mi impegno esclusivamente a gestire oculatamente quanto la Società è autonomamente in grado di generare.
Sono fiducioso potremo ripartire entro la fine del 2025 trovando una soluzione anche per le quote di minoranza.
Immaginiamo di avere risolto, cosa farebbe da subito?
Il primo impegno è di ottenere la Licenza UEFA certificando finalmente la buona gestione finanziaria ed il miglioramento complessivo delle infrastrutture del club. I progetti in essere per campi e strutture per le giovanili e per le ragazze vanno finalizzati, nuove strutture vanno acquistate.
Quanto serve?
Il calcio non consente purtroppo una pianificazione finanziaria costante e precisa e molto dipenderà dalla bontà delle scelte tecniche e dalle plusvalenze da reinvestire per la crescita. Mantenendo le prestazioni degli ultimi anni in termini di ricavi, riduzione dei costi ricorrenti e di generazione di valore, direi circa 30 milioni all’anno per cinque anni.
Eventi positivi potrebbero accelerare ma potrebbe succedere anche di dover investire maggiormente in caso di imprevisti. Le risorse vanno pianificate, se non sarò in grado di provvedere autonomamente cercherò partner che condividano il progetto.
Quali obiettivi sportivi?
Arrivare a competere con le società che fanno le coppe europee è complicato nel breve periodo ma Bologna e Atalanta dimostrano che è possibile. Il sogno è l’Europa, la garanzia è la serie A per dare fastidio a tutti e tentare la strada della Coppa Italia se qualcuno dovesse “distrarsi”.
Lo stadio?
Insieme ai diritti TV, al merchandising e agli sponsor deve essere adatto a supportare i nostri ricavi e insieme garantire l’esperienza più coinvolgente possibile nel rispetto della mentalità dei nostri tifosi.
Siamo consapevoli della necessità di rispettare il vincolo della condivisione con l’altra squadra cittadina ma anche determinati a far valere le nostre esigenze se la controparte non dovesse essere disponibile o condividere lo sviluppo della struttura esistente. Il Comune fa bene a difendere la proprietà e la condivisione ma ha il dovere di supportarci e non mettere il bastone tra le ruote a chi intende progredire in caso la controparte sia in difficoltà.
I tifosi?
Sono il nostro azionista principale e il vero motivo per il quale il Genoa esiste e noi siamo qui.
Essere proprietari del Genoa significa custodire il patrimonio di amore, passione e identità costruito da generazioni di genoani.
Loro sanno cosa fare e ci sono sempre stati, ma faremo un grande sforzo, in linea con le politiche degli ultimi anni, per attirare le nuove generazioni promuovendo la nostra identità.
Non c’è bisogno di dire altro se non l’impegno solenne di sostenere il piano e farci sentire nelle sedi opportune quando dovessero essere penalizzati da decisioni contrarie a chi vuole semplicemente assistere dal vivo alle partite.
Il futuro?
Zero promesse oltre all’impegno di cui sopra, ma un sogno: un centro sportivo moderno con più di cinque campi e lo stadio del Genoa CFC senza più ospiti indesiderati.