Scrivo volutamente prima di leggere gli altri commenti (che poi leggerò) per non esserne condizionato.
Il riassunto a freddo come a caldo è VAFANCULO, VAFANCULO, VAFANCULO. Abbiamo una rosa buona, una società solita, una ottima organizzazione, un buon allenatore, 2 davanti che fanno paura.
E quindi sono contento. E però a fronte di una situazione assolutamente positiva c'è un tema psicologico di squadra grande come una casa. Non potendo vedere dall'interno non capisco quanto sia ascrivibile a Gilardino, quanto alla squadra, ma immagino più al Gila. Quando lo stesso errore si ripete costantemente....è un problema, un grosso problema.
Bisogna che crediamo nei nostri mezzi e che ci crediamo in tutte le circostanze. Poi si vince o si perde, ma l'atteggiamento dece essere consapevole. E non mi pare sia così.
Bisogna pensare che si possa giocare per far bene e non ci sia solo il rischio di farsi male. Serve uno psicologo, o forse serve un esperto di statistica, perché al netto dell'organizzazione, dei giocatori, della condizione atletica, l'atteggiamento e la fiducia nei propri mezzi vale punti. È un altro pezzo essenziale del puzzle.
Sono incazzato perché ci manca poco, veramente poco, per fare molto meglio. E porca vacca, quando l'Udinese di ritrova con Di Natale e Sanchez sfrutta l'annata e fa punti ovunque, e cavolo, quest'anno mi piacerebbe sfruttare le potenzialità che abbiamo e invece non lo stiamo facendo come potremmo.
Quindi, per dirla in altre parole, servirebbe un buon vecchio esperto che prendesse a braccetto il Gila e gli facesse un discorso del tipo "belin come sei cresciuto, che solidità che sei riuscito a dare alla squadra, che risultati importanti stai facendo. Sei sulla buona strada. Però non sottovalutate gli errori, non è tutta tattica, tecnica, condizione fisica, bisogna allenare anche la testa e in primis la tua di testa. Stai facendo benissimo, ma ricorda che i grandi sportivi quando sentono il sangue non mollano la preda, la finiscono. Esu questo aspetto si può migliorare".