Sono tremendamente incazzato:
Manca il passaggio di Messias al centro per il quinto gol per la Manita che avrei potuto sbattere in faccia a mio cugino , il quale mi ha sempre ricordato che "Il Genoa è ornamentale", come la piantina verde di Lello Arena in Ricomincio da Tre da ieri sera diventata Ricomincio da Quattro.
In verità al gol di Gudmunsson ho pensato a Perotti, non a quando partì per il Colosseo con la tuta del Genoa che gli infilò Preziosi, ma a quando si tolse la maglietta e si fece il giro del campo per la solita effimera partecipazione di Roma capitale nel mondo.
Al gol di Retegui mi sono tornate in mente le immagini di Florenzi, che va ad abbracciare la nonna in tribuna per la riedizione di un film alla Carlo Verdone ,il quale chissà se avrà tempo di inserire anche il gol del delantero su Prime.
E al gol del salmone norvegese, un falegname dell'Ikea applicato al nobile giuoco del calcio, per giunta pure ex doriano, mi sono ricordato della esultanza di Zaniolo strozzata in gola che si fece l'intero Olimpico sotto lo sguardo d'amore di Damiano Ferro.
Il quarto gol invece non poteva che essere del Messias:
Ero contento, ho esultato da solo come un matto e ho pensato all'unico vero "romano" che apprezzo, l'unico che si sbatte, che gira il mondo, che fa qualcosa e che salverei da Nerone che invoco ogni giorno come Alberto Angela che pensa all'Impero Romano, "50 volte al giorno"
Papa Francesco.
Il quinto se Messias avesse passato quella palla al centro, sarebbe stato per Di Bello, che solo lui non vide quella spinta in aerea su Pandev alla fine della ennesima partita che andavamo a giocare nella capitale più sporca del mondo, dove gli arbitri non contavano nulla, e noi appunto, come dice mio cugino eravamo ornamentali.
Se Mou che ha collezionati più esoneri in squadroni (mica al Crotone o al Cosenza), negli ultimi anni di quante partite ha vinto il Doria nelle ultime due stagioni, è ancora un allenatore di calcio e non un uomo immagine buono ad allenare i tifosi su Instagram, mi tengo Gila che al suo cospetto ieri sembrava Unay Emery.
Quando il Normal One ha messo tutti gli attaccanti disponibili, spolpando la difesa, ho creduto che Napoleone avesse conquistato Alberto Angela e reso schiavo l'onnipresente Aldo Cazzullo e l'ennesimo polpettone sulla defunta grandezza di Roma e sul suo "Impero Romano che non è mai caduto"
A parte l'umiltà imparagonabile, al Gila gli è venuto davvero tutto bene:
Due infortuni muscolari ai nonnetti in campo che non possono reggere tre partite di fila, un turco sconosciuto e versatile, un norvegese tanto disciplinato quanto limitato, ed ecco che si può giocare a calcio anche senza i cervelli e i fisici bestiali in campo.
Miracolo a Pegli, deve essere passato qualche assistent coach della Nfl dei Miami Dolphins.
Quando poi è uscito Sabelli, ormai è titolare inamovibile, che si è inventato il ruolo di ala destra come Renzi quello di Ambasciatore di se stesso nella democratica Arabia Saudita, ho capito che avremmo vinto.
In fondo a pensarci bene non era poi così difficile con il senno del poi:
Dove lo trovi un mercenario come Lukaku buono come centroboa alla Pro Recco?
Dove li trovi 5000 romanisti che lo vanno ad accogliere all'aeroporto dopo che che era ad un passo dalla Juve, giurato amore eterno alla Beneamata dei 70enni e dal Chelsea se lo voleva togliere dai coglioni?
Dove la trovi una squadra che ha cinque punti in classifica ma che ha fatto due finali di Conference Champions League?
E' vero che non vincevamo da una vita contro di loro, che il 4-3 a cui ero personalmente presente è la nostra vera Italia -Germania, ma vincere con la Maggica ,contro le radio romane, e credo pure con la Ducetta, Fra Veltroni, il Compagmo che sbaglia D'alema, Bianca Fu Berlinguer, Padellaro , Gaia Tortora e chissà quanti Fratelli di Italia , neo e reduci, non è soddisfazione ma goduria allo stato puro.
Fossi nell'autore dello spot più famoso e più retrogrado di Italia, ne farei un altro e con quattro pere andrei alla Conad e li donerei in un sacchetto biologico alla Ferilli, se non ha cambiato squadra ieri sera.
La inviterei a cena dal Kebabbaro, lei si brava, bella , simpatica e romana.
Ma dato che è un sogno, molto più modestamente appena possibile farò un salto in quella trattoria romana di Malostranske Namesti a Praga, bardata di giallorosso ad ordinare quattro pezzi di focaccia genovese, e tra poco in una pizzeria danese "Amoroma", il cui proprietario aveva la targa auto "Roma TiAmo" riferito prima a Ilary oggi a Noemi , a porgere una bella foto "Full time 4-1".
ps: Post scritto da un Bagaglino nonchè fiero rappresentante e lavoratore del 2% della popolazione italiana.Romani compresi.
Ianna