Ianna il milan nell ultimo periodo è stato danneggiato contro udinese(fallo di mano di udogie)
Ieri sera Caressa ha anche tolto di mezzo l'analogia con l'episodio di Udogie tanto rimarcato dai milanisti (di merda). Ha mostrato le immagini e chiarito la differenza: nel caso di Udogie la palla è coperta dal corpo dell'udinese e non è possibile vederla mentre impatta col corpo di Udogie. Può aver colpito il braccio o il petto. Semplicemente non si vede. Nel caso di Pulisic non c'è nessun ostacolo tra il giocatore e la visione dell'arbitro o del VAR, quindi la mancata segnalazione all'arbitro (cieco) è incomprensibile.
Altrettanto incomprensibile che il VAR utilizzi immagini delle TV che riprendono le partite (soprattutto quelle merdose di DAZN, dal punto di vista di SKY), anche perché in qualche caso ce ne sono 12, in altri casi 24, quindi si crea disparità tra partita e partita. Caressa giustamente pretende che il VAR giudichi sulla base di 5 telecamere VAR che coprano tutto il campo e solo se necessario ricorra alle riprese delle altre telecamere (come si fa per la cosiddetta "prova televisiva").
Anch'io ho saputo solo ieri sera che il VAR non ha telecamere proprie, una follia. Quindi avrà sempre la scusa per dire che non c'era un'immagine chiara, mentre quella del braccio di Pulisic (di merda) è più che evidente.
Ho letto di uno qua sopra che chiedeva se non si può chiedere la ripetizione della partita. Normalmente gli avrei dato dell'incompetente, perché se l'arbitro fischia la fine, qualunque cosa sia successa, il risultato viene omologato e semmai si prendono sanzioni. A parte che, per difetto regolamentare, inclusi eventi atmosferici, da almeno 10 anni non si ripete la partita ma si riprende da dove è stata interrotta. Bene, nessuna ripetizione perché l'arbitro ha fischiato la fine e sancito lo 0-1. Ma c'è una novità. Mai nella storia è esistita una prova evidente (ed inspiegabile) dell'errore. Quindi tale prova potrebbe servire per un'azione di risarcimento (anche simbolica di 1 euro) da parte degli ufficiali di gara. O servire come prova televisiva di un danno procurato dalla terna e dal VAR, esattamente come nel caso di un giocatore che, non visto, tira un pugno. Fin che ti confronto con Rocchi, costui ti racconta la rava e la fava e ti imbelina per obbligarti a dire che c'è malafede così ti squalifichi da solo agli occhi dell'opinione pubblica. Ma se ti confronti con giudici ordinari le cose cambiano, talmente inspiegabile è il mancato intervento. Ovviamente al Genoa non verrebbe nessun vantaggio in classifica, anzi. Ma è tanto per ribadire una verità.
La vera battaglia che nessuno farà mai è la rottura della catena monopolistica che lega FIGC e AIA, e il diritto di concorrenza di una diversa organizzazione arbitrale. Questa alla fine la vinci, ma costa.