Il calcio è materia complicata… per valutare un allenatore, dal mio punto di vista, occorre giudicare se utilizza opportunamente il materiale a disposizione e lo fa rendere in linea al potenziale.
Si è disquisito allo sfinimento sulle diverse modalità per farlo, attraverso il “gioco” oppure lavorando sugli avversari sfruttando al meglio le caratteristiche dei singoli privilegiando l’organizzazione difensiva. Gilardino appartiene alla seconda categoria e lo sta facendo con una rosa con lacune evidenti, soprattutto di dinamismo in mezzo al campo e sulle fasce. Inoltre inanellando una serie di colpi di sfiga non indifferenti sia negli episodi che negli infortuni (spesso questi ultimi sottovalutati rispetto ai primi per ovvie ragioni di memoria visiva e di empatia) in grado di enfatizzare la pochezza nei ricambi.
Il Genoa 2023 non ha grandi alternative o possibilità di sbilanciarsi per il combinato tra le caratteristiche dei centrocampisti, escluso Frendrup, e quelle dei difensori, discreti ma poco affidabili se non opportunamente protetti nei raddoppi. Inoltre davanti nessuno tiene palla efficacemente, nel senso di essere in grado di far salire la squadra in quanto Albert è uno da strappi e pure Retegui non da il meglio spalle alla porta e nel possesso palla. Con Messias e Malinovskyi in forma le cose dovrebbero migliorare da questo punto di vista…
Ad oggi il compromesso tra quanto avresti guadagnato davanti con più “appoggio” e quanto perderesti in fase di non possesso esponendoti in campo aperto mi sembra palesemente deficitario, pertanto non vedo grandi possibilità di giocare più “alti” e ariosi come pare molti detrattori gradirebbero.
In termini di organizzazione non mi sembra ci sia molto da criticare perché non ho visto voragini importanti tra i reparti e nemmeno tutta questa apatia in fase offensiva, registrata in due occasioni (Torino e Lecce) a dispetto delle pesantissime assenze e considerando l’espulsione affrettata in Salento.
Dare per bocciati Martin o altri i sembra prematuro come il de profundis sulla crescita della squadra, a mio avviso palese rispetto alle prime uscite.
Senza mettere il cervello all’ammasso o fare i “cori”, alcuni commenti mi sembrano francamente ingenerosi o addirittura fuori dalla realtà rispetto ad un inizio complicato per motivi oggettivi senza accampare scuse. Se poi queste considerazioni emergono a caldo, a valle di furti belli e buoni mi permetto di intravedere pregiudizio, ostilità a prescindere se non addirittura malafede nel senso di confondere aspettative e gusti con quanto effettivamente mostrato dalla squadra.
Al contrario alcune gestioni errate nei secondi tempi, cambi ritardati o inopportuni si sono visti, dal mio punto di vista nei margini di accettabilità anche considerando la scarsa esperienza.
Leggo infine paragoni con allenatori con più di duecentocinquanta presenze sulla nostra panchina oppure mille in serie A, allora alzo le mani e mi taccio. Approfittando pure per scusarmi se ieri sera ho esagerato, promettendo di scrivere meno con la vena chiusa… arbitri permettendo 😉