La repulsione verso il calciomercato è assoluta, ciò nonostante provo a dare la mia lettura di quanto sta accadendo. Pur essendo il primo a volermi illudere, ritengo più attendibili i pronostici legati a logiche di gestione aziendale piuttosto che a fanfare prezzolate.
Due mesi fa, col senno di prima, scrivevo nell’ambito del commento al Bilancio 2022 del Genoa CFC:
“tenuto conto dell’esigenza di consolidare la categoria, è difficile ipotizzare di riuscire a scendere molto sotto i 30MLN netti per gli ingaggi - pari circa ai ricavi al lordo - quindi abbiamo necessità di generare plusvalenze reali. Ne consegue che il lavoro degli operatori di mercato sarà complicato ed è probabile dovremo rinunciare a qualcuno (Gundun? Frendrup? Martinez? non sono bravo e lascio scatenarsi gli appassionati di mercato) iscritto a bilancio a valori modesti e con un valore di mercato significativo. Secondo me dovremmo utilizzare prestiti di giocatori da rilanciare (alla Suso per intenderci) almeno per un paio di anni”
Lipani al Sassuolo (merda) non ha altra spiegazione e, guardando i freddi numeri, non dovrebbe rimanere un’operazione isolata data l’esigenza di agire sui ricavi. Soprattutto dal momento in cui si vogliono inserire ulteriori rinforzi (come spero anch’io naturalmente). Dal punto di vista gestionale la scelta era tra vendere qualcuno dei giocatori pronti e spendibili oppure un prospetto ancora non utilizzabile come titolare. Nella speranza di non rosicare vedendolo in campo con costanza a dare il bianco, la decisione è stata presa.
Se cambiamo faccia della medaglia, guardando ai costi, non è ragionevole aspettarsi acquisti fino a quando non si avrà certezza del destino della gran parte dei seguenti tesserati:
- Vasquez
- Pajac
- Biraschi
- Sabelli
- Ilsanker
- Galdames
- Melegoni
- Aramu
- Parigini
- Yeboah
- Favilli
- Coda
- Ekuban
- Yalcin
mal contati (media utilizzata 700k€/anno), approssimando per difetto, fanno circa 10 milioni di monte ingaggi. Inoltre, non possono essere inseriti tutti in lista per motivi regolamentari. Partendo dagli attuali trentuno effettivi, almeno dieci andrebbero piazzati per avere una rosa di venticinque giocatori ed un monte ingaggi accettabile. Naturalmente se condividiamo servano quattro acquisti di cui almeno tre “over 22”.
Priorità in ordine inverso rispetto all’ingaggio, dal più alto al più basso, prima che tecnica rispetto alle esigenze della squadra. Se uniamo l’aspetto dei costi a quello dei ricavi (l’esigenza di generare ulteriori plusvalenze ndr) si dovranno valutare alternative.
Ad esempio, se ritengo utile Zanoli per la fascia, sarebbe preferibile sacrificare Hefti garantendo al contempo una seppur piccola plusvalenza e dal momento in cui guadagnasse (come immagino) più di Sabelli...
Rispetto alle tempistiche siamo purtroppo in balia dei regolamenti, data l’infausta ma reiterata decisione di fissare la fine mercato successiva all’inizio dei tornei).
Inoltre, anticipare oggi operazioni che dal 25 agosto saranno, con ragionevole certezza, più agevoli e convenienti oltre che supportate dalle cessioni di cui sopra.
Tale situazione è figlia del mercato dato in mano a professionisti e agenti, i quali non hanno alcun interesse né autonomia decisionale o coglioni per rischiare preventivamente al “ternalotto” finale. Aspettano l’assestamento delle squadre di “rango” per spuntare condizioni migliori sui loro esuberi mentre le altre, di categoria inferiore, faranno lo stesso con noi per i vari Coda e Aramu e compagnia cantante, il cui mercato è prevalentemente costituito dalle c(or)azzate di B.
Assistiamo ogni stagione ad una semi paralisi dove l’alternativa è completare la squadra svenandosi e scommettendo sulla possibilità di vendere a fine mercato, nella consapevolezza però di trovarsi nella posizione di essere di nuovo presi per il collo dal momento in cui saremo obbligati a vendere con un numero di “esuberi” ingestibile e senza la possibilità di scambiare.
In questo senso una situazione più equilibrata può generarsi solo con società che condividono situazioni e interessi convergenti…potrebbe essere il caso della Cremonese per scambiare Coda con Valeri ammesso i giocatori siano d’accordo e non abbiamo anch’essi la volontà di ricattare le società…cosa lo penso a fare?
Negli ultimi giorni invece, per magia, si “mangia la minestra o si salta la finestra”…e parte il domino il cui unico vero rischio è la briciola capace di inceppare una casella facendo rimanere tutti i mattoncini in piedi.
In sintesi mi aspetto un giocatore solo prima dell’inizio, magari il difensore gobbo sperando Sassuolo non si legga Rubentus per rinverdire le porcherie di preziosana memoria. Per poi assistere ai botti nelle ultime ore di mercato dove, oltre alla capacità di aver ben impostato le opzioni strategiche e tattiche, ci vorrà una discreta dose di culo pena di ripiegare su ricatti e marchette di cui sono sinceramente e sonoramente esausto.
Spero di sbagliare…