edoardo777 Dopo le cagate pazzesche dei primi mesi, hanno dato in gestione il Genoa ai fenomeni locali e da Miami guardano solo i conti e i risultati.
Parliamo spesso di storia… per la prima volta la proprietà è lontana ed affida la gestione a tecnici con un budget, ruoli specifici e responsabilità. Lo stesso Blasquez mi da l’impressione controlli l’implementazione di una strategia volta a garantire (nelle intenzioni) una stabilità tecnica, l’autonomia gestionale ovvero la famosa autosufficienza delegando abbondantemente la gestione sportiva.
Delegare prevede di assumere la responsabilità del lavoro svolto dai professionisti incaricati e di creare (manutenendo) un organizzazione dove gli stessi sono messi in grado di operare senza disturbi o scuse. Se si è proprio bravi con gli opportuni presidi di controllo in grado di accendere la spia rossa e intervenire, alla bisogna, nel caso ci si renda conto un delegato o un pezzo dell’organizzazione sia pericolosamente fuori linea.
Tutte queste cose sono decise e scritte. La nostra organizzazione, se capisco, prevede una gestione sportiva affidata a Ottolini il quale risponde a Spors per il mercato ed è indipendente nella gestione del gruppo squadra affidato a Gilardino. La decisione risale al famoso O1Y ed ha sostanzialmente comportato mercati più italianisti rispetto al progetto originale in ragione dell’opera di persuasione di Zangrillo e del timore (giustificato o meno) di distacco dalla piazza.
Gestionalmente il fatto di non vendere i pezzi pregiati, insieme all’esigenza di dismettere la marea di giocatori in orbita Genoa, ha limitato il budget degli acquisti utili per la squadra. Retegui in questo contesto ha catalizzato il grosso delle risorse di competenza 2023/24 ed ha comportato operazioni in “con diritto” che saranno finanziate con il mercato di giugno prossimo dove non aspettarsi la vendita di un po’ di gioielleria non è verosimile.
A gennaio, al netto di sommovimenti tellurici, sarà ancora Ottolini a menare le danze con grande gaudio dei contestatori . Spors lo rivedremo su questi schermi con il budget generato a Giugno dalle vendite.
Il tutto per tentare di dare una vista oggettiva, con le ovvie imprecisioni da osservatore esterno, senza giudizi positivi o negativi dettati dalle contingenze.
Se proprio devo attribuire un difetto al muretto, cari tutti, è che spesso i giudizi sovrascrivono i fatti e non si capisce più bene di cosa si stia discutendo. In privato, scherzando, mi si da dell’aziendalista pensando a Gilardino, mentre io sono semplicemente cagato della solidità dei 777 e di non rompere l’idillio di capirci finalmente qualcosa dopo 45 anni. “Accontentandomi” della ragionevole certezza si lavori tutti, in società, per il risultato… cosa non scontata in queste latitudini, a maggior ragione dopo quindici anni di latrina.
Non cambio opinione per un palo, un Puscas o perché non trovo coinvolgente il gioco difensivo in una rosa che non permette, per caratteristiche, di fare altrimenti.
…e lo dice uno che avrebbe fatto altre scelte due anni fa su quel cazzo di palchetto, risanamento duro e giovani con Van del cazzen al posto di Ottolini e confermando successivamente Blessin con Spors a Genova plenipotenziario. Qualche anno di B lo predicavamo in due Gatti 😁 Ricordatevi che sareste tutti (o quasi) attaccati alle griglie a sputarmi in faccia…
Scignuria