GrifonRoma
Ciao. Sono stato involontario protagonista dello scazzo da te citato, tra l’altro rimanendo malissimo personalmente… ma lasciamo perdere.
Ho già detto come la penso: quando le opinioni vogliono riscrivere i fatti oppure si ragiona in termini di “politica editoriale” inizia il massimalismo e tutto rischia di andare a rotoli.
Il rispetto non è un esercizio formale e si esplica nell’intelligenza di comprendere il limite della sensibilità altrui cercando di non superarne il limite. Esercizio difficile se uno legge concetti aulici tipo, perdona la sintesi, “se ti piace questa merda o ti esalti per il non gioco sei un mentecatto”.
Questo, sbagliato o meno, avevo inteso in un certo post ed ho risposto “non ti mando in quel posto per educazione”… apriti cielo. Non sono riuscito a capire il limite e mi sono scusato.
Il significato dell’imperdonabile espressione era, al contrario di come è stata interpretata e cavalcata, “scrivi quello che vuoi ma non darmi dell’imbecille”. Poco importa di aver ragione o meno, la cosa impressionante è stata la reazione su cui mi sono fatto un’idea in merito alla quale, permettimi, mi astengo.
Condivido solo una riflessione personale: non mi sono mai preoccupato, una sola volta da quando scrivo qui sopra, di influenzare il pensiero altrui se non con la forza del ragionamento espresso. Per natura ed esperienza di vita cerco di basare le mie considerazioni sui fatti e, se devo guardare per un solo attimo alla mia di sensibilità, mi infastidisce che stravolge la base concreta su cui poggiare le opinioni oppure palesemente non la capisce ma pretende di imporre un’idea strampalata.
Nel caso di specie, se fai lo sforzo di seguirmi per come ragiono, si vorrebbero attribuire all’allenatore od a chi ha costruito la squadra responsabilità tecniche, tattiche e addirittura estetiche senza considerare i vincoli (non le scuse) di operare in un contesto iper vincolato come la continuità della rosa ereditata, infortuni, risorse per la campagna acquisti, etc.
Peggio ancora (sempre modesta opinione) si contesta la scelta di continuità come se cambiare il tecnico fosse un valore a prescindere in un ambiente che ha subito la maggiore rotazione di calciatori e allenatori in tutto il panorama mondiale per tre lustri. Il problema, se il presupposto del sito è tifare Genoa, non sta in campo come ampiamente rappresentato con i fatti dalla cronaca ed in altre discussioni. Se poi si vuole disquisire tra quanto desidererei venisse fatto, in campo e fuori, rispetto a quanto ragionevolmente si ci può aspettare, allora davvero non capisco ma soprattutto non lo accetto facilmente, almeno da chi segue le discussioni, perché nessuno (a parte Edo ed il sottoscritto a mia memoria) sostenne l’opzione di azzerare tutto con la retrocessione rischiando dure stagioni di B per ripartire con i giovani da zero.
Scusandomi per la sintesi, che per natura semplifica limando dettagli anche significativi, a me di “chi” attacca o difende interessa zero. Tanto che sono stato attaccato ed ho litigato con l’unica persona davvero conosciuta “fuori” per cui nutro affetto.
Concludo tristemente sostenendo come le posizioni arroganti e sprezzanti sono venute principalmente dai critici, mentre chi sta “difendendo” lo sta facendo quasi giustificandosi. Per poi leggere vittimismi di varia natura a parti invertite.
Buona giornata.