4Mazzi scusa se rispondo a te, è in realtà una risposta collettiva anche a interventi precedenti. Forse certi toni sono disfattisti ma qui si critica la scelta di vendere il più costoso a gennaio, a salvezza non acquisita e a una cifra probabilmente realizzabile anche a giugno.
Se anche solo uno dei tre elementi che ho scritto in bold venisse meno saremmo tutti molto più comprensivi, perché nessuno qui pensa che i 777 possano essere dei mecenati o che non si debba vendere mai nessuno, e sostenerlo è un po’ fare la caricatura.
Il problema è che questa cessione con queste tempistiche e modalità non suggerisce solo la sacrosanta attenzione al bilancio, fa pensare a un’attenzione al bilancio che travolge gli obiettivi sportivi, pur se modesti come una salvezza un po’ tranquilla e magari un finale di campionato divertente che forse i genoani avrebbero meritato, per il sostegno offerto fin qui a questa società a dispetto di retrocessioni, cessioni, penalizzazioni da grave negligenza.
È una settimana che ci trasciniamo questa storia e io non ho ancora letto uno tra i contabili che avallano questa scelta trovare un argomento credibile per cui sarebbe davvero così necessario farlo oggi e non a giugno, a rischio di sputtanare la squadra. Non dico la prova provata, ma anche solo una teoria credibile. Finisce sempre che si fa un accorato quanto generico appello alla necessità di sacrificare ogni tanto qualcuno, messa in dubbio non si sa bene da chi, e si scappa dal solo e unico punto che è: perché a gennaio rischiando di rovinare la stagione?
Un altro punto: tu nei mesi hai fatto delle analisi interessantissime che spiegavano molto chiaramente perché sarebbero stati, in buona sintesi, lacrime e sangue. Ma tu non sei il Genoa. Il Genoa ci aveva detto che non sarebbe stato ceduto nessuno a gennaio. Anzi, per bocca di Blazquez il Genoa ci aveva detto addirittura che in estate non si era riusciti a spendere tutto il gruzzolo a disposizione ma poco male, avremmo completato l’opera a gennaio. Ci hanno insomma presi in giro, è un fatto. Se qualcuno oggi mette in dubbio la loro credibilità ha tutte le ragioni per farlo, se per credibilità intendiamo la coincidenza o la distanza tra parole e azioni.