A me questa dirigenza non piace e mi preoccupa che i 777 abbiano delegato la gestione alla Corrente Mediterranea. Però anche loro, nei primi tre mesi, grandi sborate senza senso e 30 milioni in gran parte buttati nel cesso tra l'esonero di Ballardini, la sparata di Sheva, l'ingaggio tardivo di Spors e di Blessin e, per fortuna, il mercatino di gennaio che almeno un paio di prospetti li ha portati. Ma questi geni della finanza, anche senza i consigli di 4Mazzi, hanno aspettato mesi a rendersi conto dei problemi di bilancio, molto dopo essersi incensati nelle conferenze stampa e aver regalato i biglietti per entrare al Ferraris ai Genoani, che non hanno certo bisogno di regali per entrare in casa loro? Una bella svegliata a Zangrillo & Co. potrebbe risuonare anche a Miami, dove ormai guardano le cose con distacco.
E tuttavia attenzione a fare del caso Dragusin un esempio di future strategie di mercato.
Dragusin al Genoa non ci voleva venire, tanto meno in B. È stato convinto con vari argomenti, che non conosciamo nel dettaglio. A me appare molto probabile che tra questi argomenti ci fosse quello di lasciarlo andare qualora le condizioni economiche a lui offerte fossero di una certa consistenza. Quando il procuratore dice che, se non va via a gennaio, rinnoveranno con clausola recissoria a 30 milioni, in pratica avverte il Genoa che a giugno non guadagnerà niente rispetto a gennaio, e potrebbe anche perderci se al giocatore venisse il famoso mal di schiena degli statali. Il ricatto è confezionato e l'accordo col Tottenham raggiunto dal procuratore è blindato.
Se dopo il tira e molla del vengo/non vengo del campionato scorso, a Dragusin è stata promessa libertà d'azione al di sopra di una determinata soglia, ecco che si chiarisce il quadro e quel che io definisco con il termine "non era del tutto tuo". Vale a dire, decidevi tu finché valeva 10 milioni, ma se si avvicinava ai 30 aveva mano libera.
Ci sono cose che voi umani...
A me è successo di volere una certa attrice per una parte da protagonista. Avevo un budget di 500 ed ho offerte 400. Lei voleva il doppio, che per me era fuori budget. Tira, molla, le spieghi tutte le ricadute di immagine, ma è irremovibile. Ed ecco che arriva l'agente, mister 20%, perché quella era la cagnotta che la ragazza pagava all'agenzia. Dopo le classiche schermaglie per vedere chi ce l'ha più duro, non modificandosi le posizioni, l'agente dice: "Su 400mila io prendo 80mila, su 800mila (che è quel che chiede la ragazza) io guadagno il doppio. Facciamo che tu mi versi gli 80mila che ci perdo, anzi ti faccio lo sconto e scendo a 70mila, e io convinco la ragazza a firmare a 400. Tu paghi un pochino di più, ma proprio un pochino, io guadagno uguale e la ragazza ci perde, ma è giovane e ha le tette, si farà".
Agenti e procuratori fanno i propri interessi, non sempre e solo quelli degli assistiti. E notasi che la trattativa era informale, giacché mancava l'assenso del tesoriere (che in questo esempio sarebbe come i 777), ma cosa volevi che facesse una volta prospettato l'accordo? Firmava il contratto a 400mila e pagava all'agenzia una fattura di 70mila per chissà quali consulenze sul casting. Tutto sommato risparmiava 30mila sul budget di 500 ed evitava che scoppiasse un casino.
Io spero solo che di Dragusin in squadra non ce ne siano molti altri. Intesi come giocatori al minimo di fedeltà per determinati e segreti accordi contrattuali. Per esempio, DeWinter mi aspetto che non goda di speciali clausole qualora diventasse un giocatore appetibile ad alto livello. Spero che ad Albert venga fatto un certo discorso eleggendolo a bandiera e concedendo alcuni privilegi a lui e al procuratore. Penso che a Vasquez, per la garra e i pochi grilli nella testa, possa venire prospettata una permanenza a lunga scadenza e un futuro di capitano. Auspico che con tutti i giovani si operi con astuzia. Poi è vero che i giocatori hanno sempre il coltello tra i denti non appena sentono odore di soldi, ma con adeguati accordi preventivi si possono abbassare i rischi e vendere chi si deve vendere per reinvestire senza farsi prendere alla sprovvista.
Dal punto di vista tecnico la cessione di Dragusin è una perdita, ma non una falla disastrosa. Il suo valore assoluto non deve essere l'unico parametro. Conta anche il valore relativo, che si misura in fedeltà nel tempo e in utilità per i meccanismi di squadra e di spogliatoio. Se il valore assoluto di Dragusin è 100 e quello di Bani 50, dobbiamo poi considerare il valore relativo di Bani come guida della difesa (lo stesso Dragusin ha sempre giocato meglio quando schierato vicino a Bani) e come fedeltà. Considerando tutti i fattori, sommando valore assoluto e valore relativo magari scopriamo che alla fine Dragusin vale 120 e Bani 100, una differenza minore. E Vasquez, che parte a 75 contro i 100 di Dragusin in valori assoluti, sommando i valori relativi di fedeltà, duttilità nei ruoli, adattabilità, sale facilmente a 120 e fa pari.
Mi preoccupa molto di più l'effetto su Gilardino, al quale questa cessione offre su un piatto d'argento una scusa enorme per ogni futuro rovescio. Dovesse retrocedere, la colpa sarebbe del mercato che gli ha sbrindellato l'imperforabile difesa.
Salviamoci alla Preziosi con Djuric, Sabelli inamovibile, il cugino di Thorsby e magari Goldaniga. Poi però facciamo i conti con questa gestione degna del peggior scenario italiano. Perché se per caso la cessione di Dragusin non è la bastardata che molti attribuiscono al paroliere Blaasquez e passa la mia tesi, significa che questi bellimbusti fanno mastrussi con juve, giocatori e procuratori in puro stile preziosiano e sabatiniano, senza aver nemmeno un'unghia dell'esperienza e dell'astuzia di Sabatini.
Un severo avvertimento a questa gente sarebbe gradito.