Esprimo solo un paio di considerazioni, dopo aver letto i vari post ma soprattutto i like messi dalle stesse persone sia a chi sostiene che si debba prendere prima gente affidabile e poi, se avanza qualcosa, i giovani di prospettiva sia a chi sostiene l'esatto contrario.
Mi pare di capire che il vero problema della campagna acquisti deficitaria sia l'allenatore (che, oltre a non avere un gioco, creerebbe le condizioni per avere sempre un problema nella scelta dei possibili arrivi). Consapevoli della incapacità del mister di creare i presupposti per far arrivare giocatori che ci facciano sognare, i 777 evitano di spendere e si imbertano i soldi della cessione di Dragusin (nel migliore stile irpino).
Si prende spesso a modello il Bologna. Bene, Saputo (arrivato in Emilia 10 anni fa in Serie B) portò subito in Serie A i felsinei ai playoff pur avendo una corazzata da promozione diretta. E non si fece scrupolo di esonerare Diego Lopez a fine stagione regolare per dare la svolta ai playoff prendendo Delio Rossi.
In A però al primo anno, l'uomo più ricco del Canada, nonostante anche l'innesto di Pantaleo Corvino come DS trova subito difficoltà e dopo 10 giornate con 6 punti si trova costretto ad esonerare Delio Rossi con Roberto Donadoni che condurrà il Bologna ad una risicata salvezza anche grazie ai colpi invernali del buon Corvino (Zuniga in prestito dal Napoli, Constant svincolato e Floccari in prestito). L'anno successivo, anche per le pressioni della piazza che non ha gradito l'operato di Corvino, arriva Bigon ma la squadra, nonostante venga trascinata da un Destro redivivo, incappa in rovesci clamorosi (1-7 in casa col Napoli) e si salva solo grazie alla pochezza della avversarie tanto che Nicola riesce nell'impresa di salvare il Crotone. Bigon è il responsabile anche della stagione successiva dove approdano Palacio, De Maio e Poli (tra gli altri) ma il campionato, soprattutto nel girone di ritorno, è un calvario con un Donadoni perennemente contestato e una salvezza grazie solo alla pochezza delle ultime tre squadre. Nell'anno successivo arriva quindi Pippo Inzaghi, ma alla 21ª giornata arriva la sconfitta shock contro il derelitto Frosinone col Bologna al terzultimo posto e l'esonero di Superpippo è inevitabile: arriva Sinisa e con lui un rendimento strepitoso che porterà ad una salvezza relativamente tranquilla (mentre noi siamo costretti a "biscottare" con un'altra squadra derelitta e apertamente contestata per mancanza di progettualità, la Fiorentina di Commisso, e sperare nei miracoli di Handanovic). Nel 2019/20 conferma di Sinisa ma arriva Walter Sabatini a coordinare il mercato: Tomiyasu, Dominguez, Bani, Danilo, Skov Olsen, Schouten i pezzi pregiati ma soprattutto è a gennaio che vengono presi i prospetti per il futuro (Musa Barrow e Vignato). La squadra disputa però un anonimo campionato nella parte destra della classifica, nonostante la reazione sul campo alle terribili notizie sulla salute dell'allenatore. La stagione successiva sono lo scozzese Hickey e lo svincolato De Silvestri i colpi del mercato estivo di Sabatini. La piazza rumoreggia nonostante ci siano le porte chiuse per il COVID. A gennaio Sabatini porta i prospetti Urbanski, Soumaouro (che male aveva fatto al Genoa), Antov e Faragò ma la stagione è nuovamente anonima (addirittura dietro al Genoa di Scamacca e Zappacosta) ma davanti alla Fiorentina 14ª e al Toro 17° (e ferocemente contestato).
La stagione 21-22 ha una partenza shock: primo turno di Coppa Italia e al 50° il Bologna è sotto 1-5 contro la Ternana, modesto club di B. Parte una contestazione feroce nei confronti della proprietà e di Sabatini, rei di aver fatto una squadra al risparmio (gli arrivi di Theate, Binks, Arnautovic, Van Hooijdonk, Bonifazi, Aebischer fanno storcere il naso alla tifoseria felsinea). Nonostante la precoce eliminazione in Coppa Italia e la continua contestazione, Sinisa riesce ugualmente a portare il Bologna in acque sicure al 13° posto anche perché per retrocedere ci vuole impegno con Venezia, Cagliari (bisognoso di paracadute) e Genoa smobilitato da Preziosi che vanno giù come piombi.
2022/23: storia recente. Saputo fa rotolare la testa di Sabatini e si affida al leggendario Sartori. Che prenderà i soli Zirkzee, Lucumì, Lykogiannis (svincolato), Cambiaso (in prestito) e Posch ma ha l'intuito di riscattare Theate (subito venduto e plusvalenzato) ed Aebischer. Oltre a piazzare bene Hickey e Svanberg. La stagione non parte bene. 2 pareggi, 3 sconfitte e le condizioni sempre più precarie di Mihajlovic portano al suo esonero e all'arrivo (fra lo scetticismo dei tifosi bolognesi) di Thiago Motta. Dopo 8 anni di proprietà Saputo (l'uomo più ricco del Canada), il Bologna vede finalmente la parte sinistra della classifica. 2023/24: non è più storia. È l'oggi.
Cosa ci insegna questo excursus sulla squadra che tanto prendiamo ad esempio oggi? Che, nonostante una proprietà che reputo molto più capiente, solida e soprattutto più trasparente della nostra, è arrivata al 9° posto solo dopo 8 anni di gestione, condita da esoneri, rischi di retrocessione, feroci contestazioni allo stadio e al campo di allenamento (per non parlare dei social e del web), cambi di DS di un certo livello (Corvino, Bigon, Sabatini, Sartori).
Possiamo accorciare i tempi noi, nonostante sulle nostre spalle gravi un fardello di debiti che Saputo non trovò quando rilevò il Bologna? Forse no. Forse sì.
Quindi?
Esonero di Gilardino che blocca l'arrivo dei prospetti perché teme ancora in un nostro coinvolgimento nella lotta per non retrocedere e, soprattutto, tarpa le ali ai giocatori di qualità che garantiscono un gioco offensivo.
Cacciata di Ottolini, incapace di prendere giocatori di prospettiva, affiliato GEA, limitato nelle conoscenze all'Under 23 della Juventus.
Chi al loro posto dal 22/1 prossimo per bruciare le tappe rispetto al tanto decantato Bologna?
Nomi fattibili però, perché a dire Klopp son bravo anche io e non è libero. Montella? Ha un incarico con una Nazionale, è un "giochista" e non sarebbe il primo a gestire un doppio incarico. Chi come DS? Riccardo Bigon è stato uno degli artefici della costruzione nel tempo del Bologna ma anche quello che ha preso più cantonate e attualmente è consulente supervisor del City Group. Accetterebbe di venire al Genoa col vecchio ruolo di DS?