mashiro Poi sai gli allenatori evolvono, cambiano, alcuni migliorano alcuni affondano.
Novellino c'è stato un periodo che era una specie di assicurazione sulla promozione, faceva benissimo ovunque andasse, poi è andato nella sua Torino (nemo profeta in patria) e da li ha iniziato ad inanellare una serie infinita di fallimenti e a non riprendere più il suo passo. Il suo 4-4-2 scolastico e compatto che magari andava bene 20 anni fa, ora sembra preistorico.
Thago Motta è arrivato in una situazione difficile, ma nemmeno ha saputo leggerla. Ancora mi ricordo un cazzo di derby perso per una cappella di Ghiglione in cui, per recuperarlo, ha levato Schone e messo dentro Cleonise dalla Primavera, uno che non so nemmeno se gioca più a calcio fra i professionisti. Sicuramente ha delle buone idee, ma a Spezia non è che abbia lasciato esattamente ottimi ricordi, nonostante risultati lusinghieri, ricordo una riga di botte di culo che manco Arrigo Sacchi ai mondiali.
Ora a Bologna sembra aver trovato la sua dimensione.
Gasperni rispetto a quello che era da noi, se caratterialmente è rimasto uno insopportabile, dal punto di vista tattico fa molto di più con quello che ha, piuttosto che mettere le corna ai cani per usarli come renne.
Juric secondo me ha un'idea di calcio buona e precisa, ma ha un carattere troppo difficile. E' uno che litiga con troppa gente, che si intristisce. Era venuto in pachina col rosario e l'acqua santa, si era messo a piangere in conferenza stampa.
Certo l'ambiente Genoa non aiuta ma anche a Torino, dopo averlo lungamente difeso, mi pare che ne abbiano tutti i coglioni belli pieni. L'unico posto in A dove ha fatto cose decenti è stata Verona, ma col senno di poi, forse anche per merito suo, si è scoperto che la squadra non era esattamente un'armata Brancaleone.
Blessin invece per me è un grande allenatore, uno che farà strada, che ha la sua idea di calcio molto tedesca, che ha bisgno di calciatori per fare quella roba li. Se gli prendi Aramu e poi glielo meni perché non lo fa giocare, vuoi solo spaccare il cazzo e mandarlo via.