Come nei libri che vendono al mercato rionale, cominciamo dalla prefazione , neppure doverosa ma necessaria:
Non fosse stato per Jason Clark alias Reinhard Heydrick, protagonista de l'Uomo di Ferro che quando fischia una punizione alza il braccio come Ralph Fiennes alias Amon Goeth, oggi non scriveremo che abbiamo goduto (altro che maligni e gufi!), addirittura per un gol di Ekuban su un campo dove le abbiamo quasi sempre prese.
Quella mano impercettibile l'ha poteva vedere solo un mezzo tecnologico, perché neanche Galileo Galilei e il più complottista dei genoani da salotto l'avrebbe vista.
E così il Var che una volta toglie e una mette, ieri ci ha ricompensato al piccolo monitor , per un pari che fino ad allora non avremmo nemmeno meritato.
Avremmo lo stesso pareggiato senza ?
Vallo a sapere come scoprire cosa cambierebbe senza la tuta mimetica di Zelensky al posto di una semplice giacca e cravatta.
Due telefonate nemmeno interurbane a Consigli, una prima punta che ha messo in scena il peggior campionario di un attaccante da Serie C girone meridionale , e pronti ai blocchi di partenza , con chiodi e martelli per crocifiggere Pep Gila.
C'era da scegliere solo la Croce e il pennone.
Avrebbe domani sera mangiato una fetta di panettone se avesse perso pure con il Sassuolo senza la bestia nera Berardi, contro quattro mestieranti della Via Emilia, al cospetto di tre tifosi, mezza bandiera e nessun tamburo?
Bisognerebbe chiederlo a Paolo Fox.
Dopo essere riusciti a prendere in fotocopia lo stesso gol di Monza, Sabellao è troppo Cafù per fare il difensore, chissà Tano Cariddi cosa avrà suggerito al solito orecchio destro del Gigi Cagni di Biella:
"E se inserissimo un terzino sinistro che presidia la metà campo avversario e che sapesse pure crossare?"
E ancora:
"Troppo rivoluzionaria come mossa tattica? Temi che Linuccio ti affibbia il titolo, Abbiamo in casa il nuovo Rinus Michels?"
Deve avere delle doti innate di convincimento il buon Tano, perché Gila , insieme al norvegese osservante credente di Greta Thunberg, inserisce lo spagnolo che in Germania tanto male non aveva poi fatto, fino a quando fu prescritto a Lecce per due errori e per una fase difensiva che somiglia ad un carcerato nelle ore di permesso.
Quattro cross sono partiti da quel piede sinistro, che non è quello di Robertson ma nemmeno di Francesconi, tanto che Gila si sarà chiesto con il protagonista della Piovra:
"Da dove è uscito questo qua? Lo avevamo e non me lo hai mai detto?"
Un rigorino piovuto dal cielo come la manna, un colpo di tacco del Re Mida islandese, palla al contropiedista nato, rubato all'Atletica Leggera e addirittura gol in diagonale dove Codino Consigli non ci arriva.
Gila non crede ai suoi occhi, era già pronto per ripetere pedissequamente le eterne parole in fotocopia a tutti i cronisti che recita dall'anno scorso , che come un relatore alle Nazioni Unite deve cambiare il testo del discorso alla Nazione Genoana.
Diavolo di un Gila:
Una ne fa cento ne pensa.
Anzi no, cento ne fa uno ne pensa.
Vabbè non importa.
Don Alberto da Biella, questa la notizia, domani a tavola si siederà e mangerà il panettone, mentre noi ci butteremo sul pandoro ma senza zucchero a velo, perché di dolce c'è davvero poco.
Da Cogliate il Conducator fa sentire la sua voce tramite l'istituto Luce di Telenord guidato guarda caso da un suo vecchio dipendente.
Il Primario senza palco e senza provocazioni è come Sallustri senza Retequattro.
Blasky aspetta il 31 per la conferenza di fine d'anno come la Ducetta per il discorso alla Nazione.
Preparatevi che servono i soldi per pagare l'Albania.
Chi resta?
Ricciardella che per Retegui si sarà trasformato in ortopedico, Klos appena scende da Cortina e Spors il cui ruolo sembra come quelle di Blinken tra Tel Aviv e Riad.
Meno male però che l'asso ce lo abbiamo noi ,anzi lo avevamo.
E malgrado non sia in un isola deserta, lancia non un pizzino, ma un messaggio nella bottiglia e lo fa arrivare puntualmente al triplice fischio finale di Guida, arbitro mai visto correre e dirigere non più lontano dal centro di centrocampo.
Roba quella arrivata che avrebbe inorgoglito Beppe Viola :
Direttamente dalla Gazzetta di ....il mio ( e suo )regalo di Natale per voi tutti dall'albero con palline rosse e blù con Josh su in alto come una stellina a guardarvi dall'alto e tanti piccoli Bond sotto l'albero.
Aprire con cura ,maneggiare con calma come una bomba a mano:
"Nella seconda giornata del triangolare aziendale "satellite bianconero, bilancio sincero" assistiamo all'esibizione del miglior Genoa della stagione.
Signori, questa squadra ormai gioca a memoria.
Qualunque siano gli interpreti, tutti sanno ormai cosa fare."
Il resto e il finale quando arriva Babbo Natale.
Ianna