Lo Specchio dei Tempi
La Beneamata dei 70enni è proprio lo specchio dell'Italia.
Al primo posto in classifica come i Fratelli (e le Sorelle d'Italia.)
Gli 800 milioni di debiti della squadra più Cartonata, pardon scudettata sono come i 2868 miliardi di Euro (mica bruscolini)del debito dell'Italia.
Fosse stata una fabbrichetta con una cinquantina di operai ,sarebbe già al Tribunale Fallimentare senza nemmeno la possibilità di patteggiare il debito modello Sorelle Genovesi.,
Se quello italiano di debito è rimandato e lasciato in eredità alle nuove generazioni, una delle cose più convenienti per chi diparte ,quello dell'Inter sarà destinato a qualche altra scatola cinese, forse un fondo di Taiwan non appena Jinping invade l'isola.
Dopo quello che sta succedendo a Gaza ci sarebbe pure qualcuno che dica il contrario o alza la mano per fermarlo?
In tribuna Vips Varotta pardon Marotta sembra almeno in posizione come Miss Garbatella.
A vigilare che le cose vadano come le aveva programmate.
Spinta a due mani su Strootman, tutto regolare come il Mes non approvato:
Il Var che sembra l'occhio di George Orwell stavolta non interviene.
Se fosse stato Acerbi di nome e di fatto su Gudmunson, si sarebbero accesi luci e riflettori , sarebbero scesi in campo a reti unificate i Giustificazionisti tanto cari a Marotta a Zhang appena riesce a parlare in italiano come Walterino Mazzarri.
Ausilio, piagnina Simone, il sindaco Sala e pure Roberto Vecchioni il sabato sera da Gramellini, avrebbe coniato una bella frase in latino per dire che quello, era fallo pure ai tempi di Cesare nell'antica Roma.
Proprio come fanno quelli della Nuova Repubblica fondata su " Sono una donna, sono una Madre, sono una Cristiana"
Sono una Fiamma Tricolore non lo dice più, ma lo ricorda sotto il simbolo dei Fratelli.
Alessandro Giuli dalla Gruber, Bechi dalle colone Traiane di Libero, Porzio da Rete Quattro, tutti insieme appassionatamente a calmierare e giustificare, come Fratelli, Sorelle d'Italia più cinesi e milanesi possibilmente della Ztl in nome dell'Inda.
Se questa è la destra d'Italia e se soprattutto è questa la squadra più forte del campionato italiano, il Genoa sembrava l'Ajax di Ten Hag,
Non si è visto dalla prima in classifica del campionato di serie A mica il girone C di Lega Pro, non uno schema, non tre passaggi di fila, non una giocata tecnica o di classe.
Le uniche cose decenti e visibili sono state le rimesse laterali da cui è partito il loro gol irregolare e il commento più immaginifico e fantasmagorico, che se non lo avessimo udito personalmente sarebbe stato come credere Pupo alla Scala di Milano con Francesco Meli.
Per quasi 75 euro in più al mese, da più di 30 anni , a commentare una partita che non si ha nemmeno a disposizione si sono ascoltate queste parole modello redattori di Calcio Mercato e TuttoMarciume.com:
"Si è visto un miglioramento nella gestione delle rimesse laterali dell'Inter".
Ripeto per i distratti e non udenti:
"Si è visto un miglioramento nella gestione delle rimesse laterali dell'Inter".
Evito per decenza di scrivere il nome di tale presunto esperto che ben seduto in studio, non solo non si è reso conto di quel che ha detto a Sky unificato, ma nemmeno vergognato.
Anzi ha rincarato la dose:
"In altre situazioni l'Inter avrebbe perso questa partita.
Quindi un bel salto di mentalità."
Ascoltare l'onnipresente e puntualissimo Giuli dalla Gruber al cospetto è come udire che la Ducetta fa anche cose buone, tra cui seppellire tutte le proposte per il Salario Minimo nell'anno del Signore 2024.
Al suo fianco come un impiegato delle Poste che mette il timbro alla chiusura della pratica, il Fu Paolo Condò che da descrivere tutti i derbies del mondo sulla Fu Gazzetta, ha imitato Sangiuliano Ministro della Cultura (sic!) affermando che "per l'Inter è stato un buon pari".
E al Genoa, del Genoa chi ci pensa se non lui?
Presente in tribuna con al fianco il redivivo Spors passato li per caso , il mitico Alby Milano senza voce, microfono e palco da mesi, era già pronto nel caso avessimo perso a scendere nel bunker di Marassi e tuonare contro tutti, dimenticandosi che al suo fianco non ha più Preziosi come per 15 anni quando gli bastava spostare lo sguardo, e soprattutto senza Silvio che nel tempo libero tra Ruby e l'hangar di quadri che ha acquistato su Napoli Canale 21, avrebbe avuto lo stesso effetto delle denunce di Bonelli al Parlamento.
In più in questo quadro da Quarta, Quinta repubblica, poteva mancare l'arbitro?
Sin dal primo fischio Doveri sembrava un pilota dell'Aereonautica Militare attento a non cambiare la rotta, tenere il velivolo bene in quota, senza alcuna deviazioni di sorte.
Fischi mirati al primo falletto, secondi fischi al piccolo contatto fisico, nessun vantaggio concesso al gioco.
Più che un pilota sembrava La Russa quando alcuni giorni fa in parlamento richiamava, per modo di dire, un suo collega.
D'altronde la seconda carica dello Stato ama il Duce e tifa Inter.
Resta quindi il Genoa che ha fatto la sua buona e onesta partita, quella che doveva fare meritando ampiamente il pareggio, giunto per nostra fortuna alla fine del primo tempo , correggendo a fine tempo la posizione a sinistra con Vasquez al posto di De Winter che a sinistra sembra Renzi nei banchi dell'Opposizione e non come il politico più ricco d'Italia (ri sic!)
In attesa di Gennaio e di quale doni ci porterà la Befana Ottolini ormai più influente di Babbo Natale Spors, vediamo se possibile di trattenere come promesso i due big e di non cedere frettolosamente anche chi era stato giubilato ed esiliato in panchina.
Martin che non è il Chris dei ColdPlay almeno crossa , fa qualche passaggio cosa che Sabelli malgrado la corsa a perdifiato sulle noti di Baglioni, non indovina da Benevento per Puscas, uno che farebbe fatica pure nel Catanzaro.
Quindi in chiusura di questo ottimo 2023 , dato che non abbiamo mai perso con una big, non ci resta che pareggiare contro l'ottava sorella del Bologna, quella dell'allenatore "che diventerà uno dei migliori d'Italia".
Nelle altre squadre però.
Il tutto senza perdere di vista l'occhio vigile e attento di Beppe Varotta, che Allegri corra il rischio di vincer il campionato con un McKennie e Miretti, che Mou se ne vada finalmente a ... Arabia e non rompa più i maroni, ansiosi per il ritorno di Faggy uno che al governo non avrebbe fatto una magra figura magra al Ministero dell'Istruzione.
Come studente.
E ora tutti incollati alla Tv a guardare la conferenza stampa della Ducetta che ci comunicherà "i 6 mesi di successo e che l'Italia è vincente"
Almeno la Rai è gratis.
O no?
Ianna