GrifonRoma lo chiedevo a “voi” proprio per capire se ero stato troppo severo nei giudizi,
Io trovo nelle riflessioni di chi vorrebbe mandare via Gilardino un peso molto alto dato al gioco espresso e un peso molto basso dato al resto.
E secondo me è un tipo di valutazione profondamente errato.
Mi rifaccio all'unico allenatore paragonabile a Gilardino per numero di partite allenate al Genoa che io posso ricordare, cioè Gasperini.
Gasperini prese il Genoa neopromosso dalla Lega Pro, nella stagione di Napoli e Juve contemporaneamente in B.
Le nostre attese all'epoca erano arrivare dietro le 2 corazzate avendo la consapevolezza che la promozione non sarebbe stato un'obbiettivo realistico.
Gasperini venne comunque accolto da scetticismo e ebbe la sfortuna di un turno agostano di Coppa Italia con lo Spezia, partita che Gasperini preparò come una finale di Champions con Lupo Greco sugli scudi e un 3-2 finale che diede al mister una discreta iniezione di fiducia, alimentata poi dalla classica partenza sprint, soprattutto in casa: vittoria col Rimini alla seconda, col Piacenza alla 4a e via discorrendo fino alla prima non vittoria: con il Crotone in casa, giornata 10 ed era già Novembre.
Nel mezzo 2 sconfitte esterne a Modena e Lecce.
In casa quel Genoa non ha perso nemmeno 1 partita, come Gilardino lo scorso anno in B.
Tanto per dire: è abbastanza famosa in quell'anno la questione di Gasparetto e Di Vaio, Gasp nelle prime partite giocò con Gasparetto(una pertica di 2 metri) ala sinistra e Di Vaio centravanti(uno che aveva nel DNA il ruolo di attaccante esterno), fu costretto da sollevazione popolare a invertire i 2 portandoli al ruolo naturale.
Chiaramente sono imparagonabili Gasperini e Gilardino per la proposta di gioco ma i punti in comune sono molti su tutta una serie di atteggiamenti fuori dal campo e di gestione.
Altrettanto chiaramente il carattere dei 2 non è lo stesso, Gilardino lo preferisco per modi e toni sinceramente ma quando è servito non ci è andato meno pesante(le sue critiche pre Salerno non diverse da un celebre sfogo del Gasp post Pescara, se non erro).
Ecco tutte queste cose per me pesano più del 50% nella valutazione dell'allenatore perché penso non sia facile trovare un mister in grado di entrare in sintonia con noi: pensa a quanti ne ha cambiati Preziosi e quanti di questi sono riusciti realmente a entrare nel DNA rossoblù.
Persino Nicola e Juric han faticato a domare la piazza e a farsi amare da allenatori nonostante un credito infinito accumulato all'interno del rettangolo verde.
Tornando poi al confronto con Gasperini io penso che Gilardino, rispetto a Gasperini, abbia avuto un compito più difficile: essere promosso subito e entrare a stagione in corso.
Tutto sapendo che una quota non indifferente di genoani considera qualunque allenatore sieda sulla panchina del Genoa uno scalda posto dell'unico degno di sedervisi sopra, l'uomo di Grugliasco appunto.
Per questo tendo a dare meno peso ad alcune cose che succedono sul rettangolo verde.
Posto che non concordo sul fatto che sia un catenacciaro, su questo si la critica è molto severa, è chiaro che ha puntato a guadagnarsi la fiducia "della gradinata" con i risultati.
Secondo me "ora" con la salvezza fondamentalmente acquisita ha quella forza e quel potere che Gasperini ha avuto molto più facilmente dopo la promozione di poter mettere Martinez centravanti: se ripensi alla storia di Gasparetto non ebbe altrettanto ego quella di Crespo messo ala sinistra in qualche spezzone di Coppa, nonostante il CV del Valdanito e un'età non esattamente verdissima.
E' chiaro che mi aspetto, soprattutto in caso di prosecuzione dell'avventura genoana che questo credito venga sfruttato per proporre un Genoa diverso, come detto.
Ma non penso che fosse prioritario per Gilardino e per il Genoa andare alla ricerca di un gioco più propositivo, quanto piuttosto fosse necessario creare una solida base di consenso e di tranquillità sulla quale poter lavorare.
Nel momento più difficile della stagione ricorderai(rete) come una delle richieste fosse portare pazienza per ottenere che un mister del Genoa dopo un decennio(Gasperini ritorna) potesse iniziare e finire la stagione, che è una cosa che non è scontata purtroppo.
Io penso che a tutti piacerebbe vedere un Genoa vincente che sia anche offensivo e spettacolare.
Ma appunto prima deve essere vincente e per esserlo secondo me serve qualcuno che sappia connettersi(e contenere) con la piazza. IMHO sempre.