Buongiorno a tutti.
Il mio pensiero, dopo le settimane trascorse da inizio anno e la partita di ieri, si diversifica dai molti commenti che ho, come sempre, letto con piacere ed interesse.
Premetto.
La prestazione di ieri della squadra è da 10 con lode in termini di volontà, abnegazione, impegno e solidità di gruppo.
Atalanta più forte in termini di organizzazione e qualità dei singoli.
Risultato con passivo eccessivo se si valuta la globalità della partita.
Mi ha ricordato ( lo scrivo non per i “ragazzi”) un Genoa-Udinese del 1982, dove uscimmo sconfitti 2-3, fra gli applausi, dopo un tentativo di recupero gagliardo,in un secondo tempo da ricordare.
Insomma, partite da Genoa vero, viste diverse volte nella storia del dopo guerra, soprattutto a Marassi.
Ma da questa realtà positiva,e da conservare,riemerge qualcosa che continua a lasciarmi dei dubbi consistenti.
Torno un momento al mercato.
Bene o male sono arrivati alcuni giocatori con un loro valore.
Non proprio ragazzini di 18-20 anni, ma calciatori con alle spalle qualche esperienza di livello.
Inoltre,siamo in una situazione moderatamente tranquilla di classifica,in buone condizioni di morale.
In panchina, come laterali,avevamo Martin e Spence( cioè giocatori non campioni, ma di buon livello), disponibili, in condizione, con un ottimo finale di partita giocato da entrambi ad Empoli ( diverse iniziative, fra le quali cross bello di Martin, testa di Spence e pallone salvato sulla linea).
Mettere fuori ruolo Frendrup con le scelte di cui sopra e vedere al suo posto Strotman, mi ha ricordato fatti del passato che, personalmente, non vorrei rivedere.
Posso capire se hai l’obbligo di tentare di far punti e ti caghi addosso, coprendoti in tutti i modi.
Non sarei d’accordo comunque, ma almeno potrei comprendere lo spirito di una scelta.
Come, attendendo in questi mesi, ho provato a comprendere le situazioni del passato, la panchina corta, che i sostituti possibili fino a gennaio, non fossero in grado, ecc.
Ma non le scelte nelle condizioni di ieri.
Inoltre, Bohinem e Cittadini( miglior difensore, con Dragusin, della B l’anno scorso) dopo alcune settimane di allenamenti con il gruppo,non hanno ancora giocato un minuto.
Saranno così scarsi?
Altri aspetti.
Non vuoi sostituire Badelj con quello che hanno acquistato per quel motivo, lascialo in campo a dare ordine.
Invece se infortunato sostituiscilo con il giocatore di ruolo che hai.
Ekuban mi è simpatico ( gli ho dedicato anche delle “odi”!😂)e, ultimamente, ha fatto cose egregie.
Ma se hai davanti una squadra chiusa, che difende molto bene, non è la sua partita, perchè mancano gli spazi.
Se vuoi giocare la parte finale, eviti di buttare con lanci palloni in area( inutili), ma metti Vitinha prima e provi a far girare la palla, aumentando le qualitá tecniche dei singoli.
Capitolo Albert.
A priori non escludo nulla, neppure che sia diventato “svogliato” in quanto, con la mente,distratto dagli ingaggi proposti nelle scorse settimane.
Peró, prima di fare della dietrologia, dovremmo provare anche una piccola analisi di quel che accade in campo.
In sintesi.
Il gioco offensivo del Genoa fino ad oggi ha dipeso molto ( ed aggiungo troppo) dal suo estro.
Gli avversari creano quasi sempre una “gabbia” per inibirlo.
Ieri in alcune occasioni contavo tre atalantini intorno a lui.
Pertanto, o hai compagni tecnicamente bravi con cui dialogare, schemi provati per uscire e “rompere la gabbia”, oppure, in solitudine, non riesci a prendere iniziative,ti bloccano.
Di conseguenza a questo, un’altra solitudine è quella di Retegui.
Ieri ottimo, ma tutte le opportunità se le è costruite da solo.
In sostanza, ieri la partita la potevi comunque perdere, l’hai giocata con il cuore e si poteva persino pareggiare.
Ma ho dei dubbi sempre più pesanti nei confronti del tecnico, soprattutto in prospettiva di una crescita che, come è stato detto dalla società, dovrebbe avvenire.
E non si tratta della diatriba dei giochisti contro gli italianisti.
Comunque si voglia giocare, il calcio è comunque fatto, grossolanamente, di tre fasi: difendere, impostare, offendere, ed ognuna di queste deve essere preparata e non lasciata solo all’iniziativa/bravura dei singoli.
Davanti il Genoa agisce spesso con volontà e foga o giocate di singoli, ma non appare una squadra organizzata per offendere.
A meno che invece, come da diversi vostri messaggi fra gli oltre 3.000 sul mercato, la proprietà/dirigenza racconti solo delle musse, i calciatori giunti siano tutti delle “legere” di passaggio e che il povero allenatore sia costretto ad affidarsi sempre e soltanto al suo “gruppo storico”, insomma ad adeguarsi ad una nuova mediocrità.
Per carità, anche questa è una tesi possibile, ma, dovessi fare una sommessa, la considererei ancora poco probabile, e non per fideismo cieco, ma, al netto di errori compiuti, per alcuni fatti oggettivi, soprattutto di livello finanziario e gestionale, come ci ha spiegato in diverse occasioni Quattromazzi.
Per cui,se davvero gli obiettivi sono di crescita e valorizzazione, le scelte tecniche, sono invece ancora da piccola società, cioè in continuità con ció che siamo stati negli ultimi 80 anni,con alcune “splendide partite da Genoa”, come accaduto ieri.
✋✋