mashiro
Ciao.
Riprendendo il tuo paradigma del bimbo, non concordo sui tempi.
Mi pare di capire che tu consideri questo piccolo bambino incapace di camminare.
Diciamo, per stare sull’esempio, che vedo due genitori brave persone, ma molto, molto ansiosi.
Hanno tanto timore che il bimbo cada, che lo tengono in braccio, non lo stimolano e ritardano la sua crescita.
Il viso stralunato del genitore Gila, che dice di fare le notti in bianco, per pensieri, ansie e tensioni, è la somatizzazione di tutto ció.
Cioè, concretamente, quello che penso da tempo ( e scrissi anche sul muretto), ovvero l’assenza di coraggio.
Quando hai paura, ti affidi solo a ció che conosci e ti consente sicurezza.
La partita di ieri, come accade spesso, ha avuto diverse fasi.
Fino al 22’ una partita bloccata, tattica.
Poi una magia di Ketelaere, favorita da un’assenza di pressione, ed il Genoa che comincia finalmente a giocare, ma con una formazione evidentemente costruita solo per bloccare l’avversario.
Ripeto, reazione encomiabile, continuata all’inizio del secondo tempo, con il meritato pareggio di Malinoski.
Poi un’altra magia su punizione.
Da lì in avanti, cambi, attacchi disordinati, alla speraindio.
Mi pare di notare un pó di schizzofrenia in tutto ció, sulla quale basare un’analisi più psicologica che calcistica.
Nei dettagli, non discuto sui limiti difensivi di Martin, non concordo sulla partita non adatta a Spence, che, per ora, non ha fatto minchiate difensive e, peraltro, ha una morfologia più adatta alla fisicità degli atalantini.
Quelli che siedono in panchina, non li intendo come “salvatori della patria”, anche perchè, al momento, non c’è alcuna patria da salvare ( classifica buona e partita contro una big, per cui senza l’assillo del risultato a tutti i costi).
Diciamo un confronto non essenziale per “blindare” la classifica.
Sono calciatori che hanno giocato in campionati di livello ( Europa compresa), che debbono dimostrare da qui a maggio se possono/vogliono far parte del futuro del Genoa e valgono eventuali investimenti ( sempre ammettendo l’affidabilità della proprietà).
Credo, in linea di massima, che siano in grado di giocare una partita ( o un tratto) con l’Atalanta, senza condizionarne negativamente il risultato.
Puó essere che si voglia basare la valutazione solo su come si allenano a Pegli, ma mi pare un pochino insufficiente.
Non penso neppure dovessero giocare tutti ieri.
Semplicemente erano delle scelte che non sono state utilizzate, o utilizzate poco e male,con la chicca di Frendup fuori ruolo.
Riguardo il gruppo fedele, è la positività importante dell’esperienza di Gila al Genoa fino ad oggi.
Detto questo, sorge peró una domanda: sono fedeli perchè hanno comunque un posto assicurato, che magari pretendono dal tecnico,o perchè fanno parte di un progetto che prevede anche che ci sia qualcuno dopo di loro, che necessariamente deve poter avere spazio per confermarsi?
I “senatori” dentro gli spogliatoi, possono anche aiutare le fortune di carriera di un tecnico, ma raramente sono opportuni alle fortune di una società che vuol divenire forte, dove ognuno dovrebbe stare al suo posto,
Non creare aree di potere e ricatti vari ( tipici di un certo calcio che purtroppo conosciamo bene),e questo vale dal magazziniere o dal primavera fino al quarantenne.
Anche perchè, non dimentichiamolo, sono ben pagati, anche per eventualmente adattarsi a esigenze più grandi del loro ego.
✋