Ho sempre auspicato un Genoa risanato per non dipendere da nessuno, prima di giocatori, allenatori e sogni di gloria.
Mai avrei pensato che ne avremmo avuto prova in così breve tempo… d’altronde siamo il Genoa e il privilegio di quetare per più di sei mesi non ci appartiene, non c’è un cazzo da fare.
Le cose ben fatte rimangono: il patrimonio dei calciatori, lo stralcio del debito erariale (che ha bisogno però di un proprietario solido per essere confermato), i ricavi in miglioramento e pure gli investimenti in infrastrutture.
Questo progetto è questi fatti concreti sono alla base della speranza che qualcuno, a partire da Blasquez stesso se riuscirà a coinvolgere uno o più investitori, possa decidere di proseguire l’opera. Se gli articoli fossero confermati, il primo compito dei professionisti della crisi nominati sarebbe quello di realizzare il possibile dagli asset rientrando in tempi stretti . Se questi asset si rivelassero onerosi, come è una società di calcio tuttora indebitata, vendendoli per minimizzare ulteriori uscite.
Vedremo… per chiunque interessato a investire nel calcio il Genoa di oggi dovrebbe rappresentare un opportunità anche perché i liquidatori non vanno per il sottile e dismettono non per realizzare ma per chiudere il rubinetto.
Se dal cilindro uscirà un altro fondo come probabile oppure il cavaliere bianco lo vedrà il futuro: noi possiamo solo constatare come, senza novità a brevissimo, assisteremo a una campagna “acquisti” simile a quella appena operata in quel di Verona.