[cancellato]
Concordo con te. Ma personalmente mi stanno sul cazzo quelli che si vestono di nero tutto l'anno, anche quando non sono implicati in riunioni formali. Idem quelli che scelgono l'auto nera. Idem gli arredamenti dove il nero predomina, sporcato da un po' di bianco. Trovo che sia l'escamotage di chi non ha coraggio di scegliere un colore, di osare.
Poi, tralasciando la storia, il nero è l'abito di chi un po' mi sta sui coglioni: i caramba, i preti, i politici e i magnati. In Inghilterra è anche il colore dei camerieri, una cosa per me deprimente.
La moda del nero nel calcio è poi di una tristezza infinita. È nata dopo che è stato deciso di colorare gli arbitri. Prima era concesso, per deroga storica, soltanto al Casale ed ai portieri. Ci sono passati praticamente tutti: Napoli, Milan, Juve e nessuna variante è riuscita a convincermi. Ora c'è l'ondata dell'orrore anche a colori, inaugurata a suo tempo da un Barcellona inguardabile. Ma anche la Juve in rosa e certe recenti cagate psiche deliche del Milan, o il pigiama dell'Inter, mi lasciano disgustato. Il colmo è l'attuale divisa Adidas, che lega maglia e pantaloncini (qualsiasi maglia e qualunque pantaloncino) con riporti che vogliono imporre uno stile Adidas che in pratica domina rispetto ai colori sociali. Già odiavo le tre righe, figuriamoci un'ulteriore violenza del sarto rispetto all'identità del club.
I maledetti kommercialisten ci spiegheranno i motivi del marketing, che non ha niente a che fare col mio libero giudizio.
Possono studiare pantaloncini aderenti con le chiappe di fuori. Un probabile grande successo del marketing e della polemica social. In nome del marketing devo dire che mi piace? Vaffanculo.
E tutto questo nell'unico campionato europeo di eccellenza dove non esistono prime maglie in tinta unita dei due colori classici del calcio: il rosso e il blu (con l'eccezione del Monza, appena arrivato). Forse fa troppo calcio balilla, ma tant'è.
Famolo nero. Famolo sempre più lontano dal calcio. W il circo!