Zatopek
Belin Zato 😉Pur consapevole di essere in minoranza assoluta ho una teoria personale sugli allenatori, valida però se escludiamo gli estremi, cioè i fenomeni (pochi) e gli scafessi (molti).
L’importanza dei mister in termini assoluti è piuttosto bassa, nel senso che in media incidono poco in situazioni stabili (bene o mal gestite) da parte delle società.
Quest’importanza cresce a dismisura in situazioni instabili, dove la squadra va isolata dal contesto oppure viene ereditata da situazioni estreme (in positivo o in negativo) dovute a fattori esterni.
Esempi: Ballardini e Nicola (per caratteristiche) importantissimi al Genoa per isolare il gruppo dalla situazione creata da Preziosi. Stessi allenatori neutri o controproducenti in situazioni stabili.
La Lazio di Lotito oppure il Toro di Cairo sono rispettivamente da sesto e decimo posto periodici con chiunque.
Il Genoa 777 post default ha bisogno di Gilardino mentre ne poteva fare anche a meno prima. Quel gruppo e quella società in B avevano semplicemente “espulso” Blessin (non sto dicendo abbia fatto male ndr).
La Iomma attuale deve accendere un cero alla madonna se spera di andare in champions con quasi chiunque. Potrebbe farci qualcosa Tiago Motta oppure Conte e pochissimi altri.
Gasperini in situazioni peculiari ha messo anguscia…
di norma, gli allenatori incidono molto principalmente in contesti specifici se adatti alle loro caratteristiche: Juric non sembra proprio accingersi a lavorare nel suo brodo. Poi è anche vero che il calcio è in grado di stupire, ed è il suo fascino.
Avendone conosciuto personalmente un paio non condivido il tema siano contenti di essere esonerati anche se prendono un sacco di grano, anche perché avendone molto di loro gli danno l’importanza relativa che ha per chi non ne ha bisogno.
Se poi ti scegli Cavasin o Malesani bollito… non cavi nulla in nessuna situazione. Di Francesco, per dire di un altro molto “di moda” 😂 fece benissimo a Sassuolo quando gli Squinzi e Carnevale le imbroccavano tutte.