PieroVoje61
Ma il rugby è ancora uno dei pochi sport onesti, dove non è il risultato che conta, ma l'impegno con cui lo persegui.
In fondo, il migliore tra gli sport d'élite.
Chiarisco il concetto "sport d'élite".
Per me lo sono tutti gli sport con cui un dilettante non può confrontarsi attivamente, vale a dire "sport da guardare".
Tra quelli "veri" metto il golf, dove un dilettante può praticare sullo stesso campo in cui si gioca un major, fare un par +25 quando Tiger Woods fa -25 e tornare a casa contento di essersi confrontato coi migliori.
Oppure l'atletica, dove vai sul campo, corri i 100 metri in 16" e salti in lungo 4 metri e capisci cosa significa.
Di tutti quelli pompati i più elitari mi sembrano il basket e il football americano. il primo perché un talento naturale con super palleggio e tiro inesorabile, ma alto 170 cm, non vede il campo nemmeno per giocare a scapoli e ammogliati; il secondo perché una persona normale, se ci prova anche solo per scherzo, finisce in infermeria con le ossa rotte.
Ricordo mio figlio quando, da runner nelle giovanili, ha compiuto gli anni ed è passato in serie non so cosa, forse Z, tra gli adulti. In certe squadre svizzere giocano panzoni 40enni che non sanno nemmeno correre ma che godono a stroncare gli avversari. Più ne ammazzano più birre si fanno. Del risultato e della tecnica non gliene frega niente. Quando giocavano in trasferta andavo ad aspettare il pullman in un parcheggio concordato, fuori città, dove i dirigenti convocavano i parenti con SMS, per poi accompagnare a casa i ragazzi. Si aprivano le porte del pullman e cominciavano a spuntare le barelle, poi i feriti che potevano camminare, sembrava che tornassero dalla guerra. E tu lì a sperare che il tuo fosse intatto. Quando alla fine gli è toccata, ho avuto argomenti per farlo smettere.