Ianna Ma perchè mi chiedo, fossilizzarci sui bei tempi e su quelli andati?
Prendo spunto da questo pezzo dei tuoi commenti per partire, ma poi mi allargo su altre considerazioni che hai fatto.
Non so tu, ma io nella mia cinquantenaria storia di Genoa è più la merda che ho mangiato, rispetto alla cioccolata (due fugaci momenti con Spinelli e con Preziosi, non dovuti ad una strutturale ricerca del risultato sportivo ma una serie di concause fortunate). E quindi dopo decenni di piatti di schifezze, se questo fosse anche un piatto di riso bianco me lo gusterei come una pietanza gourmet. Ma te lo dico come si usa fare oggi.
Sono un genoano semplice, mi stupisco e gioisco se, dopo essere retrocessi, torno subito in serie A.
Sono un genoano semplice, resto basito se a Febbraio siamo già salvi e non abbiamo ancora esonerato l'allenatore.
Sono un genoano semplice, sapere che la nostra squadra è la più pericolosa sui calci piazzati (37% di possibilità di fare gol) e Albert (di proprietà) è il giocatore di Serie A con il più alto tasso di pericolosità, mi fa essere felice.
Sono un genoano semplice, ed avere il nostro centroavanti (di proprietà), che dovrebbe essere il titolare della nazionale (che non mi appassiona più del troppo, ma sempre la rappresentativa di un paese calcisticamente importante e non San Marino) agli europei, mi inorgoglisce.
Sono un genoano semplice, avere il centrocampista con più contrasti vinti (giovane e di proprietà) mi fa pensare che sono finiti i tempi di Boisfer.
Sono un genoano semplice, vedere un vice campione del mondo che a 35 anni, con la Juve esce in pressing nella loro area e, una volta saltato, corre velocemente a riprendere la sua posizione davanti alla difesa, mi fa commuovere.
Sono un genoano semplice, vedere ogni santa domenica più di 30.000 persone allo stadio, vedere video sulla bellezza del nostro tifo, parlare con i colleghi che mi dicono che sono rimasti colpiti dai nostri tifosi a San Siro, mi fa gonfiare il petto, e mi rende quell'orgoglio che il merda irpino mi aveva fatto sparire.
Sono un genoano semplice, vedere che un giovane cantante spacca Spotify con una canzone sul Genoa mi regala emozioni difficili da esternare e mi riempie gli occhi di gioia farmela ballare la sera con i miei due piccoli.
Insomma, sono un genoano semplice, che per una volta ha voglia di godersi la bellezza del momento, ha voglia di tornare a provare le emozioni che provava quando era bambino e in via Geirato o in Piazza Adriatico ascoltava "Tutto il calcio minuto per minuto" e con i suoi amici replicava le azioni ascoltate alla radio nel piccolo campetto. Quello era si un bel calcio, ma non perchè il Genoa investiva in profili che lo avrebbero reso grande, o era allenato da grandi allenatori che facevano la storia del calcio, ma perchè lo vivevo con gli occhi del bambino e con l'entusiasmo del novello.
E quindi, concludendo, chi vuol esser lieto sia, del doman non v'è certezza.