NostrAcarus
Ciao Acalino… è necessario un distinguo tra la transizione societaria e l’allenatore. La prima durerà almeno tre/cinque anni, si spera, con un miglioramento progressivo del budget tecnico. Ė altrettanto vero come nel calcio la variabile fortuna (un campione che sboccia dal nulla o un anno disgraziato per infortuni) possono accorciare o allungare.
Riguardo all’allenatore non sono in grado di risponderti, nel senso che Gilardino per quanto mi riguarda ha un valore indipendente dalle sue doti: rappresenta la continuità tecnica e di gruppo costantemente assente alle nostre latitudini.
Non è questione di non credere all’importanza (presunta) di un nuovo tecnico propositivo ma di considerare infinitamente più importante l’organizzazione, gli obiettivi, l’unità di intenti, le motivazioni dei calciatori e il loro livello rispetto al contributo (seppur importante) del tecnico.
Non piace il progetto iniziato casualmente con Gilardino? lo capisco, ci sta, i gusti non si discutono… però cambiare costa rischi concreti maggiori rispetto agli ipotetici benefici. Stessa cosa cambiassimo di colpo l’ossatura dei Bani, Badelj, Stootman, Thorsby e Sabelli (anche loro sono parte di un gruppo di lavoro che funziona).
Non si inventa niente, incasellare cose giuste a tutti livelli nel medio periodo… mi auguro senza bisogno di “one man show” o puttanate simili. Se poi i pasdaran contestano il risanamento alzo le mani, tiro un respiro, ci rimango di merda e vado avanti.
Un abbraccio… buona Pasqua