edoardo777
Ma infatti, caro Edoardo.
Credo che oggi, dopo le due partite di esordio di Viera, si assista al fenomeno dei “voltagabbana”, per cui si osserva il rapido mutamento, tipicamente italico, delle opinioni di coloro che incolpavano il mercato, Blasquez, Ottolini, Spors,si stracciavano le vesti per l’esonero, in attesa di una certa retrocessione.
E credo, se ho capito bene,che Massimo volesse sottolineare soprattutto questo.
Gilardino è un prodotto del calcio italiano che piace al sistema italico proprio per tutte le caratteristiche che gli sono proprie.
Ed è chiaro, come scrivi, che per i “veri genoani”, oltre che per la miseria dei pulitzer, sempre a servizio del sistema,sia divenuto il simbolo di come il Genoa per costoro debba sempre essere ed operare, cioè con dipendenti “bandiere”, salvatori di patrie, insomma come è regolarmente accaduto da 80 anni a questa parte, con i risultati che conosciamo.
È stato esaltato per i traguardi che ha raggiunto ed è divenuto,per parte dei tifosi,intoccabile, eroe e vittima al tempo stesso.
La tipologia di tecnico quanto più lontana vorrei vedere sulla panchina del Genoa, soprattutto se hai una Società che vuole crescere.
Ma essendosi interrotta la tentata crescita per i noti motivi, il traguardo di questo campionato si è rapidamente ridotto al raggiungimento di una salvezza assolutamente essenziale e vitale.
E forse Gilardino avrebbe raggiunto anche questa meta, affidandosi al gruppo ed ai singoli, molti peraltro in fase di recupero.
Per cui, ci si poteva chiedere, perchè sostituirlo con un traghettatore simile a lui a meno che non venisse ricoverato per un esaurimento nervoso?
La sorpresa vera è stata la scelta del sostituto, cioè di uno con molte panchine di livello europeo alle spalle,che per allenare in una società di un certo rango ed una squadra almeno discreta, non aveva necessità di attendere la chiamata del Genoa.
Si vedrà in futuro, speriamo prossimo, il significato di questa sorpresa.
Non ha rivoluzionato nulla, solo alcuni mutamenti semplicemente razionali, una squadra che prova, con esiti alterni, a giocare la palla, tenendo così maggiormente il possesso,con giocatori che tentano di muoversi in ogni zona del campo e non solo nell’assetto difensivo.
E poi certamente la personalità e l’autorevolezza di Viera, che gli avrà certamente consentito di portare tranquillità e motivazioni, di “mettere una mano sulla spalla” di alcuni calciatori della rosa pronunciando un invito al “coraggio”, all’osare.
Come giustamente scritto su Qdm, le prime sono state due partite un pó strane per quel che è avvenuto, in particolare da arbitri e var.
Per cui vedremo nel tempo, nella continuità,a cominciare da sabato, quale sarà la vera “stoffa” di Viera e quanto si fermerà sulla panchina del Genoa.
La narrazione attuale, molto legata ai risultati delle partite ( e degli allenatori) e quasi mai ai motivi oggettivi di quei risultati, lo vede oggi già incensato oltre misura da alcuni dei precedenti stracciatori delle proprie vesti, oltre da coloro che, di certo più coerenti,non stimavano Gilardino.
Ma è così che va il mondo, il calcio e soprattutto il Genoa!
Non c’è da stupirsi.
Di sicuro tra i miei “sogni” per il Genoa, esiste quello di un mondo dove queste narrazioni e tutte queste cazzate abbiano non tutta questa valenza, ma un’importanza che tenda allo zero.
Ma, naturalmente,ho piena coscienza di come siano certamente solo bei sogni!
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