edoardo777 È gente che vive, pasteggia e brufola nelle putride paludi di quella melma del sottobosco genovese che negli ultimi 70 anni ha prodotto solo malinconia a fronte di un paio di sortite europee.
Caro Edo,
lungi da me aggiungere qualcosa al tuo esemplare ed esaustivo post, a cui per rispetto e non per "dovere istituzionale" oso integrare con una mia piccola considerazione.
Non prima però , dato che mi sono più volte scottato toccando la pentola dell'acqua calda senza presine, dopo essere stato "rimbrottato" e "bacchettato" per aver messo in risalto ciò che quella parvenza e sorta di società che è la gestione tecnica del Genoa 1893, di ricordare che sembrerebbero proprio loro ad aver messo in risalto le motivazioni per il recente esonero.
In base a questa supposizione che incontra ancora resistenze da parte di molti e illustrissimi Mohicani nel MondoCasa Genoa , ho voluto aggiungere in alto del mio monitor una nuova effige:
Se a destra ho il santino del mio idolo storico Napoleone, a sinistra ho messo una finestrella tipo spioncino, in cui ho fatto raffigurare il teschio con la scritta" Vietato parlare, Pericolo di morte".
In sostanza ogni qualvolta vorrei scrivere un qualcosa dell'esonerato, con la coda dell'occhio guardo l'angolino e come diceva Totò, "desisto".
Se fossi un sistemista o un programmatore (devo chiedere al Bill Gates di Masone se è in grado di farlo), mi farei installare un meccanismo o un procedimento, che non appena digito la parola che inizia con G. si blocca il computer.
E se esistesse mi farei impiantare un microchip in testa o alle mani, appena prima di pensarlo.
Se in Svezia hanno i microchip sotto pelle pure per pagare la metro , io prima che il pilota annunci la mia "parabola discendente", devo realizzare ,se fosse possibile, questo progetto fantascientifico alla Matrix 852.
Puoi immaginare caro amico ora che la buriana è passata, ora che la altrui involuzione ha creato in me evoluzione ed entusiasmo, ora che il mio desktop ha la foto degli alleati che annunciano la Liberazione, ora che mi hanno dato e mi sono preso la libertà condizionata, rischierei un Daspo virtuale se osassi scrivere del....bip,bip☺
E allora meglio concentrarsi sui Pulitzer al pesto, di cui ne ho conosciuti la bellezza di ben tre.
Uno mi chiese "perchè ero Genoano" e gli calai il telefono in gola quando scopri che è la Fastweb.
Due, Jessica e Giampy vennero a Venezia nel mio hotel, pretesero una camera sul Canal Grande, quando avevano una prenotazione con vista sulla calle.
Indovina che stanza occuparono:
La 416 con balcone e vista su San Marcuola.
Solo una cosa non riuscimmo a cambiare flat money:
il letto matrimoniale.
Giampy giornalisticamente parlando, mi ricorda Tommaso Cervo e non certo per i suoi gusti sessuali:
Da deputato del Pd è finito a dirigere il Tempo, noto giornale amato ai bei tempi dai podestà fascisti.
E se vogliamo restare in tema calcistico, mi ricorda Aldo Serena che ha cambiato più maglie di squadre di calcio che donne, nascendo su Lotta Continua ai tempi di Adriano ma non Panatta, per passare chissà per quali artifici al Manifesto, per poi leggerlo ultimamente sul Foglio, che per i distratti pochi giorni fa ha fatto questo titolo:
"“La menzogna della fame a Gaza. Tonnellate di aiuti da Israele, ma si crede ai numeri di Hamas” .
Se poi vogliamo paragonarlo a qualche anchorman come non associarlo all'immarcescibile Bruno Vespa?
Esempio fu che riuscì ad essere Capo Ufficio Stampa del Genoa ai tempi del Conducator, dirigere TeleNord e ora a Primo Canile.
Jessica vive di veline ma a Striscia la Notizia non c'è mai stato.
Una volta glieli passava Don Enrico, ora il neo Taumaturgo nonchè novello Philippe Petit che si divide tra palchi e web , tramando nell'ombra come i ratti ,ma sgusciando tra i vari tombini.
Quelli delle 1230 non li considero nemmeno:
C'è colui che mostra esemplari cravatte e sopracciglia curate alla Faraone, poi Mister Gettone ondivago nei suoi capelli bianchi prima di passare dal cinese sotto gli studi, chi resta da nominare e da ricordare?
Forse la biondina che per la gioia degli occhi di Mister No, giorni fa la ho sentita pure opinionista.
E forse è proprio lei la migliore specie quando legge i messaggi deliranti dal web.
In definitiva chi rimane di Penna Genovese?
Tolto Pippo Grimaldi che si nutre da 30 anni di rosa e parentesi tonde, tolto Gianni Brera , l'ex direttore di Sorrisi e Canzoni, e Balbotin anche lui convertitosi sulla via di Biella, non resta che lui:
Gli ho scritto un paio di mesi fa e mi ha confermato che segue sempre il Genoa con simpatia.
Lo potete trovare qualche volta sul Foglio che scrive di Ciclismo:
Marco Pastonesi.
E poi ci sei te Edo.
Ianna