edoardo777
Belin Edo… anche le aziende “narrano” e spesso gli allenatori sono funzionali alla storia che le Società intendono raccontare. È un grande classico nel calcio e lo stesso Sarri fu protagonista di un operazione di questo tipo a Torino intitolata “ritorno al gioco”. Non esattamente un successo perché non sempre la narrazione si accompagna agli investimenti sulla squadra e copre, al contrario, risparmi e cicli “lacrime e sangue”.
Comunque l’ex bancario prendeva a Roma 3,5 netti, emolumenti simili a Gasperini in quel di Bergamo se escludiamo le percentuali sulle plusvalenze che si sostiene vengano riservate a quest’ultimo per il piacere degli appassionati del mercato.
Pur confermando la mia nota opinione su Gilardino e l’ex sodale di Preziosi condivido sia di certo più importante investire e quindi lo facciano un po’ con chi vogliono anche se il gianduiotto sarebbe pesantissimo e indigesto per un miliardo di motivi.
Dal momento in cui in società fossero persuasi dei limiti strutturali del Gila a tal punto da pensare sia in grado di vanificare le spese per giocatori di livello superiore, lo facciano. Basta che a condividere la tesi così appassionatamente sostenuta da molti su questi lidi, siano i responsabili della gestione tecnica del Genoa CFC e non quelli in carico dei rapporti istituzionali con cariche rappresentative.
Perché nel caso saremmo alle solite: non i programmi e le responsabilità correttamente allocate a veicolare gli investimenti, ma il casino più totale dove emergerebbero contraddizioni e conflitti interni, tagliati con l’accetta affidandosi interamente al conducador… abortendo pertanto ogni velleità di società moderna e tornando al vecchio modello dove merdarini ha funzionato perché unico in grado di convincere la proprietà a comprare qualche calciatore funzionale alle esigenze e non a cazzo, limitarne le fregole e trattenere qualche mese in più il calciatore di turno convincendolo avrebbe ricavato di più (magari con percentuale) qualche tempo dopo: che figata!
Vedremo