Continuo l’astinenza volontaria dal calciomergato. Una questione di principio salvifica per i miei poveri nervi e il residuo entusiasmo nei confronti dell’amato Genoa.
Pur riluttante non posso sfuggire all’eco delle dichiarazioni di Marmotta e soci (Ausilio nomen omen), i quali fanno li splendidi esercitandosi in uno degli stomachevoli tatticismi tipici del mergato: il disinteresse di facciata nei confronti di un calciatore (il Gondone) con il quale hanno probabilmente un accordo da mesi, bloccato dalla cessione di altri calciatori tuttora a contratto (arnautovic e correa).
Non fraintendetemi, a casa Gudmunsson lo chiamiamo “bimbo” e impazzisco di gioia quando se li beve tutti, però sono grandemente più interessato alle sorti del Genoa CFC e di rischiare lo stallo fino a quando quel mafioso di marmotta avrà fatto i suoi porci comodi ne ho davvero per il belino.
“Libero di sognare” quindi, come dice Sangrillo, ma a patto di non andare a ledere interessi vitali della Società che ha l’esigenza di far conto su chi “sogna” a quarti. Oppure vendano qualcun altro e rimanga qui ancora un anno, l’importante sarebbe non arrivare al 30 agosto prendendola sonoramente in quel posto per star dietro agli interessi altrui. Soprattutto di chi ha tutto il tempo di attendere il venticinquesimo titolare dopo aver (eventualmente ndr) accordi a tempo debito. Cosa tra l’altro teoricamente vietata per giocatori sotto contratto… ma cosa lo dico a fare.
Mi fermo qui per evitare epiteti e bestemmie nei confronti dei soliti noti che ci vogliono male; per chi invece è alla perenne ricerca, in buona fede, di argomenti critici nei confronti della società invece di definire prestiti gli acquisti o perculare tesserati che fanno il loro, ecco uno spunto interessante: con tutte le giustificazioni, mai servi degli interessi altrui. Nel caso forzare…