Premesso che tra Stato, Regione, Comune e Società calcistiche, in questo caso davvero non c’è un Euro, ho sempre pensato che l’unica seria possibilità di rifare il Ferraris per ampliarlo ed avere uno stadio nuovo da 45 mila posti sarebbe quella di demolire interamente strutture attuali di stadio stesso e carceri.
In parallelo completare la messa in sicurezza del Bisagno, fondamentale in primo luogo per i genovesi indipendentemente da tutto, che consentirebbe anche di prendere una ventina di metri di piazzale per centrare la nuova struttura verso Nord (carceri) Est (Bisagno).
Respirerebbe il quartiere, ci sarebbero le volumetrie per un nuovo stadio (rigorosamente all’inglese senza fare il progettista che non sono) e si eliminerebbe lo scandalo del lager fatiscente e sovraffollato, da abbattere e trasferire ancor prima dello stadio.
Purtroppo non c’è un neEUROne e si continuano a sprecare parole al vento con voli pindarici e progetti al ribasso invece di rimediare alla morosità ormai storica delle società che non pagano il dovuto e la mancata manutenzione, ordinaria e straordinaria, da parte del Comune. Nessuno fa il suo ma tutti promettono e vagheggiano: si vergognino!