Oggi è la mia giornata off-topic e dopo la scorribanda su you-tube per vedere vilipendere Fabrizio, mi sono soffermato sul discorso del Vice Presidente degli Stati Uniti d’America a Monaco. L’ho ascoltato integralmente in lingua originale e riletto in italiano nel timore di essermi perso qualche sfumatura.
La sensazione è sempre quella: un misto tra la rabbia verso chi ha consentito a questi buffoni di argomentare, facendo presa con le critiche ad una classe dirigente oggettivamente indifendibile e il terrore per gli argomenti sostenuti e le possibili conseguenze.
“La democrazia è bellissima: ti dà un sacco di libertà. Anche quella di distruggerla”. Questa sembra l’intenzione di chi si permette di andare in Germania a sostenere i nazisti dell’AFD, accusando le democrazie occidentali di impedire a beceri imbecilli invasati ultra cattolici di avvicinare i centri dove si pratica volontariamente l’aborto. Chi vuole conculcare un diritto in nome della sua fede diventa vittima del regime che il diritto intenderebbe garantire… bella la democrazia.
Si impiccassero con il belino se ci credono, se lo hanno abbastanza lungo dopo tutte le porcherie compiute in privato mentre stanno aizzando i puritani… basta non si azzardino di imporre altrettanto agli altri.
Palesemente un comizio indirizzato in patria, a favore dei social media incitati senza inibizione alcuna a sparare minchiate senza ritegno, cosa volete che sia, con tanto di strafottente parallelo tra Greta Thumberg ed Elon Musk come fossero la stessa cosa. Il secondo mi fa venire in mente, a proposito di parallelismi, i capitalisti degli anni venti terrorizzati dalla rivoluzione bolscevica e dalla Repubblica di Weimar. Meglio tirare il sasso, giustificando e finanziando i fascisti salvo poi, dopo venticinque anni di orrore, nascondere la mano e godersi la ricostruzione.
La differenza è che, oggi, hanno perso il pudore di lavorare nell’ombra e operano direttamente con la forza immane delle tecnologie che controllano direttamente. Cosa che consente di operare in sei mesi, forti all’incirca della metà dei voti espressi, ovvero il venti percento del totale, il ribaltamento radicale di quanto costruito in un secolo (pertanto le fondamenta siano già state abbondantemente minate dai miserrimi predecessori). Le borse festeggiano, insieme ai produttori di armamenti… che gioia!
La flebile speranza è che tutto questo comporti una reazione… caro nonno Vince: sui monti, oggigiorno, non potremo nasconderci più, ti sgamano in cinque minuti. Troveremo il modo.