MAU69 Credo che dobbiamo camminare a fianco dei nostri figli donandogli la nostra presenza.
Belin Maurizio che argomento: il più difficile.
I figli ti vogliono come sei o, meglio, come ti hanno percepito fin da piccoli. Esserne consapevoli consente di alternare conferme e riflessioni. Guai a pensare di essere “amici” dei propri figli, non cercano in te un amico ma un riferimento sul quale riflettere se stessi in un eterno confronto. Guai a renderti non riconoscibile.
Conta l’esempio.
Non ci sono ricette, l’unica cosa davvero importante è il dialogo e consentirgli di parlare senza abbiano la sensazione di essere giudicati. Dal momento in cui lo fanno sei già al 90% del “lavoro”.
Purtroppo, come in tutte le cose della vita, puoi fare le cose giuste per vedere le cose andare male… ma se fai le cose sbagliate difficilmente andrà bene.
Fare figli è un gesto sconsiderato di insano ottimismo… in grado di renderti un uomo (o una donna) completo ma anche di tirarti per i piedi davanti a uno specchio spietato, nudo come un verme: non sempre l’immagine riflessa risulta gestibile. In caso negativo sono uccelli per diabetici.