Mister_No
Io non capisco, ma davvero, questa deriva di mettere in discussione Gilardino.
Ci poteva stare al momento della scelta, per scarsa esperienza o l'aspetto fisico o i cugini rompicoglioni, ma il poveretto è stato caricato di una croce e ha usato tutto il buon senso possibile. Lo ha fatto in B e lo ha rifatto in A. Criticare certe scelte è legittimo, ma obiettivamente non ci sono le condizioni tecniche, tattiche e strategiche per cambiare. Unica eccezione poteva essere l'ambizione della società di fare un salto di qualità e un cospicuo investimento e virare su un apparato tecnico di livello internazionale. Ma adesso che, oltre tutto, la proprietà non c'è più e si naviga a vista dove si vuole andare?
Detto questo, ripeto, ogni critica è legittima e non è accettabile che le critiche vengano etichettate da alcuni come "lesa maestà".
In questa congiuntura, dove la salvezza diventa un obiettivo non minimo ma imprescindibile, per evitare che qualcuno negli USA o al Polo Nord decida di vendere il vendibile e scappare a gambe levate, deve essere bravo a valorizzare il poco che c'è. E se la rosa è di soli 16 calciatori, per dire, occorre un surplus di fantasia per allenare un impianto di gioco che risulti il più redditizio possibile.
Non sarebbe il primo caso di un tecnico che faccia squadra e trincea con una proprietà assente. E fino a prova contraria qualche presenza per il momento c'è ancora.
La posizione del semiesordiente Gilardino non è invidiabile. Proverà a ripercorrere la strada che conosce meglio e, se si rivelerà troppo impervia senza la stampella di Albert, preghiamo tutti che abbia abbastanza coraggio e fantasia per percorrere strade nuove.
Non c'è nessuna alternativa.