One Million Dollar Man (III)
"Abbiamo scelto lui perche altri non ce li potevamo permettere".
Certificato al bacio.
Il Mago G. se ne stava beato ad allenare la Primavera e non si aspettava all'improvviso una chiamata dalla società per allenare la prima squadra.
Era alle prime armi e non sapeva disegnare nemmeno uno schema alla lavagna.
Cosa fa se non la prima e unica cosa che può fare un neofita?
Individua gli uomini giusti, i cosiddetti saggi, la vecchia guardia, si affida a loro e crede che il primo suo nuovo comandamento sia quello del primo non prenderle.
Imposta un bel 352 schema buono per i principianti e dei perdenti, ottimo chi vuole rischiare poco, un catenaccio camuffato e si affida ai senatori.
Il resto verrà.
O la va o la spacca.
Mal che vada sarebbe tornato alla Primavera.
Ben che vada strappava un contratto migliore, e ancora meglio veniva osservato da un Crotone o da un Frosinone se scendeva al Sud.
E il resto innegabile e inconfutabile, è venuto con indubbi meriti specie grazie al "solido spogliatoio".
Promozione in A senza vincere il campionato nemmeno contro la Corazzata Frosinone, attesa dell'ultima partita contro il Bari, budget e ingaggi superiori a tutte le altre squadre di B, tifosi migliori e merchadising che veleggiava alla grande.
e via in Serie A.
Traguardo meritato, nemmeno tanto sudato, che ha impedito al Genoa e ai tifosi le sabbie mobili della B.
Bene bravo complimenti bis.
Quello che si è visto quell'anno, per chi lo ha voluto vedere senza foderarsi gli occhi di prosciutto e abbeverarsi alla Teoria del Risultatismo, è stato il solito clichè paragonabile al cibo che danno in ospedale:
Il solito brodino, il solito purè e la solita mela cotta.
Inizia il torneo di A e a prescindere dei giocatori che ha, quelli di valore o meno, i confermati, i richiesti, le promesse e quant'altro, One Million Dollar Man , fa questo ragionamento talmente spaziale che si pensa lo abbia ricevuto da Gemini.
"Ma perche devo cambiare se mi è andata bene quest'anno?"
E difatti non cambia nemmeno a pagarlo oro, nemmeno soprattutto quando la classifica glielo poteva permettere, dopo aver superato i fatidici 40 punti della salvezza.
Una bella difesa fuori casa, un controllo ragionato in casa e un unico schema:
Palla a Gudmundsson e pensaci tu.
Il tutto con in rosa i 4 Moschettieri.
Il tutto affrontando squadre nettamente alla portata del Genoa, senza rischiare quasi mai nulla e senza proporre mai nulla di nuovo, di diverso nemmeno a bocce ferme, nemmeno in allenamento, nemmeno al Subboteo di casa.
Neanche e soprattutto dopo il conseguimento dei 41 punti.
E perchè qualcuno si è chiesto ?
Scelta tattica, prudenza e piedi per terra, esperimenti rimandati al prossimo anno, preservare i campioni e i migliori, ottenimento senza patemi della permanenza in A?
Nulla di tutto questo:
L'immobilismo Assoluto.
One Million Dollar Man anche quando l'etere glielo chiedeva o se lo augurava, anche quando era il campo e la classifica a suggerirlo, non ha mai proposto nulla di nuovo e di diverso.
ll motivo era più semplice di quanto si possa immaginare:
Non era in grado di farlo.
E non lo è nemmeno quest'anno.
E non lo sarà nemmeno se avesse una rosa qualitativa migliore e sana dell'attuale.
Quindi dal suo punto di vista perchè cambiare se le cose vanno bene?
E cosi è stato e cosi sarà sempre fino a quando lo vedrete su quella panchina.
Quest'anno e veniamo al dunque chi ha richiesto espressamente il Mago di Biella, a parte il centravanti dai baffetti alla Adolf?
A parte le conferme e i rinnovi di cui abbiamo scritto nella parte II, lui aveva un solo obiettivo e piano piano ci è riuscito e lo ha portato a termine:
Un solo grande acquisto.
Dando per assolutamente certo e comprovato che nessuno lo ha mai richiesto, nemmeno il Monza che si è affidato ad un allenatore di Serie B, ha messo in scena il suo teatrino quello piemontese, Falso e cortese:
Ha fatto intendere , ha sparso voci, che il "contratto era in via di definizione e se vi saranno novità ve lo faremo sapere".
Questa tiritera è andato in onda per quasi un mese.
Non erano altre le squadre che volevano usufruire dei suoi servizi, ma era il tira e molla con la società per alzare il suo ingaggio.
Da scarsi 300 mila all'anno , è riuscito a portare il Genoa , Blabla e i boccaloni genoani, a pagargli un ingaggio annuale, di One Million Dollar Man flat tax.
Non solo:
Si è pure fatto mettere la clausola bonus Champions League per tenere fede a quella vecchia dichiarazione che fece:
"Vai piano Andreas che poi ci prendono in giro!!
Se non è l'ingaggio più alto pagato nella storia del Grifone, è almeno uno dei tre del podio.
Per vedere cosa quest'anno al netto delle cessioni e degli infortuni che esistono in qualunque squadra del globo terrestre?
Nulla se non un ingaggio da One Million Dollar!
Esaminiamo le partite fin qui disputate:
Prima con Inter, spuntata, non preparata, la quale con Bisseck regala alla fine un rigore che Messias realizza .
Un punto che senza il rigore era sconfitta certa.
Ci sta.
A Monza contro una squadra che ha perso una buona parte dei migliori come il Genoa, senza il vecchio allenatore, con un debuttante e grazie alla caviglia del rientro in fuorigioco di Petagna, evita il gol dello svantaggio che chissà se avrebbe mai recuperato.
Pessina al 47esimo del primo tempo invece di spazzare via , rimette verso Sabellao che nell'unico cross dopo Benevento, serve Carla Fracci Pinamonti che solo indisturbato alla Pavoletti quando segnava con gli avversari a tre metri, porta la vittoria a Genova.
Dal possibile 0 punti si va a casa addirittura con tre punti,.
Da massimo un punto Mago G .se ne trova addirittura 4.
Va bene cosi.
Arriva il Verona, squadra con un nuovo allenatore, che lo scorso anno si è salvata grazie a Baroni e a giocatori sconosciuti contro tutto e tutti i pronostici.
E cosa succede?
Che lo stesso Genoa di sempre, monocorde, monotematico, noioso riesce a perdere anche con il Verona in casa.
Si prega per chi ne ha voglia di andarsi a vedere i primi 15 minuti della ripresa, in cui illustri sconosciuti hanno preso a pallate una squadra formata , tosta, che giocava in casa , non proponendo quasi nulla se non un paio di azioni, minimo sindacale per chi gioca in casa, al cospetto del proprio pubblico.
Ed ecco che arriva dall'etere il primo di un lungo elenco di alibi:
L'arbitro. E che arbitro: Ayroldi di Molfetta che memore dell'errore su Frendrup a Milano, "per vendicarsi non ha espulso un giocatore del Verona "per un fallo che se non è stato sanzionato con il secondo giallo, non ha fatto gridare allo scandalo quasi nessuno, se non i genoani complottisti e desiderosi di alibi.
Riporto qui di seguito i nomi illustri dei giocatori del Verona di quella partita, che tranne Lazovic e Montipò nessuno conosceva e temeva:
Tchatchoua ,J.Dawidowicz, P.Frese, M.Duda ,O.Belahyane, R.Harroui ,A.Suslov, T.Tengstedt C.
A parte Suslov nessun giocatore di rilievo e mai sentito prima!
Dalla panchina con o senza Caridi, nessuna reazione, nessun segno di vita, nessuna contromisura tattica e tecnica, se non quella che un allenatore incapace può fare e che può sperimentare a corto di idee:
Mettere tutti dentro, giovani, meno giovani, attaccanti, centrocampisti alti buoni per la spizzicata di testa, per una confusione totale degna di One Million Dollar Man.
Punti a casa O in casa contro il Verona di Harroui e C.
Partita con la Roma:
Primo tempo:
Per chi la ha vista è stato il peggior Genoa dei primi 45 minuti degli ultimi 25 anni.
Una cosa più che vergognosa. non degna di professionisti e di calciatori di Serie A.
Secondo tempo , in casa, contro una Roma, catenacciara, con un allenatore cugino stretto di Mago G, si ha la inevitabile, ovvia, normale reazione che una squadra la quale ha fatto pena nel primo tempo, la cosiddetta inerzia.
Reazione impeto, voglia e all'ultimo secondo del recupero giunge per evidenti "meriti tattici e tecnici", e senza considerare il fattore C, arriva il pari di De Winter.
E siamo a 5 punti.
Praticamente un miracolo.
Poi si va a Venezia dove con la testa al derby e a Coda, scioccati per l'infortunio all'ucraino sembriamo peggio della Sestrese.
Il proverbiale didietro di One Million Dollar, giunge in queste partite alla mirabolante conquista di 5 punti quando sul campo per evenienza spiegate nel dettaglio , al massimo poteva averne 1.
Il tutto con una sola irrisoria mellifllua paura e prospettiva:
Il derby contro Coda
Ianna