Nelle tenebre diciamo che ha fatto bene Gilardino a far partire titolari i due che hanno sbagliato i rigori nel derby. Una mossa psicologicamente importante. Fra l'altro Zanoli ha anche giocato bene.
Per il resto niente da dire. Non c'era tempo per provare niente di nuovo, a prescindere dal fatto che Gilardino, come la maggior parte dei tecnici italiani fatti con lo stampino a Coverciano, ha notevoli problemi con la parola "nuovo". Ecco quindi il solito Genoa che ci si aspettava e che, dopo 10 minuti di palleggio nelle due metà del campo, si compattava nella propria metà. Pur giocando per 35 minuti filati sottopalla riusciva ad andare al riposo in parità. Si apprestava a resistere anche nel secondo tempo, ma è arrivata la solita vaccata del solito DeWinter a rompere la delicata cristalleria difensiva e da lì era facilmente prevedibile che sarebbero inevitabilmente arrivati altri gol. Anche perché nei pochi minuti tra il rigore e il secondo gol, quando ha provato a mettere la testa fuori, come sempre il Genoa, una volta arrivato faticosamente o miracolosamente ai limiti dell'area avversaria ricadeva nel solito comandamente catechistico di riproporre palla indietro. Comunque all'ottantesimo è arrivato il primo tiro in porta e dopo il terzo gol della Juve anche altri due. Alla fin fine un buon allenamento che ha anche permesso di vedere alcuni giocatori poco impegnati. La mossa di Ahanor è anche condivisibile sul piano del messaggio, anche se, per giocare chiusi ai limiti della nostra area, tanto valeva metterci Vogliacco. Che poi la prova del ragazzino sia stata difensivamente disastrosa è un dettaglio. Con Martin sarebbe stato praticamente uguale, ma almeno il ragazzo all'inizio si è proposto qualche volta in avanti. Tanto, non appena si toglierà la ruggine (e soprattutto il terrore di sbagliare) quella fascia è di Matturro. Ha fatto buona impressione Kasa dalla metà campo in su, sebbene in una situazione facilitata dal "tentar non nuoce" finale. E nel finale infatti è cresciuto anche Bohinen, un altro che ha tanta ruggine da togliersi e che deve trovare la migliore posizione in campo. Il suo apporto diventa basilare se, come temevo e come avevo paventato nei giorni scorsi, Badelj si è fatto male e dovrà stare fuori per un po'. Anche le condizioni fisiche di Vitinha non sembrano molto buone, ma per giocare nella nostra metà campo non serve a molto, quindi non è un problema. Tre gol subiti e tre tiri in porta alla Juve non fa male più di tanto, ma adesso bisogna lavorare sul ribaltamento dell'azione, sulla capacità di accorciare sulle ripartenze accompagnandole con i centrocampisti e facendo salire la difesa. Insomma, cambiare mentalità, indipendentemente dalle difficoltà e dalla sfiga. Deprimersi non porta da nessuna parte. Rivisto Ankeye, credo che Romagnoli abbia sprecato un rosso per uno che il gol difficilmente lo segna anche a porta vuota.